Giulianova. “Possiamo comprendere il nervosismo del Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, che in queste settimane ha visto la sua città al centro della cronaca locale e nazionale per numerosi problemi ambientali”.
Lo hanno dichiarato WWF Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Italia Nostra Abruzzo e FIAB Coordinamento Marche e Abruzzo definendo “la sua reazione su quanto segnalato dalle Associazioni ambientaliste sul taglio dei pini sulla realizzanda pista ciclabile lascia però il tempo che trova. Sui tagli alla piante di viale dello Splendore nessuno ha contestato che si potassero gli alberi, ma il modo ed il periodo in cui questo è stato fatto. Invitiamo il Sindaco di Giulianova a rileggersi il Regolamento del verde urbano della sua stessa Amministrazione: comprenderà che sta facendo esattamente al contrario di quanto previsto dallo strumento di gestione del verde di cui si è dotato il suo Comune che, in ogni caso, riprende elementi di buona pratica e tecnicamente riconosciuti da tutta la comunità scientifica. Quella condotta a Giulianova non è stata una potatura, ma un taglio indiscriminato che nulla ha a che vedere con la corretta gestione di un patrimonio arboreo.
In merito ai pini sulla pista ciclabile, per gli ambientalisti “lo scempio è stato notato da tutti. Ribadiamo che si potevano e dovevano cercare soluzioni alternative al taglio ed allo sradicamento proprio perché lì si deve realizzare una pista ciclabile che può essere fatta con materiale diverso dal cemento: facciamo notare che le stesse Associazioni ambientaliste non avevano sollevato rimostranze per il recente abbattimento dei pini in via Treviso, trattandosi di strada carrabile che richiede un fondo incompatibile con le radici dei pini. In merito poi all’idea che si taglia per ripiantare, questa farà sicuramente felici vivaisti ed operatori del settore, ma piacerà meno ai cittadini che vedono spendere i soldi delle loro tasse per tagliare piante sane e ripiantarne altre. Ed il recente passato a Giulianova non fa ben sperare: alberi tagliati e mai ripiantati (Piazza Buozzi, Piazza Garibaldi, Piazza Fosse Ardeatine) ed alberelli piantati in spazi ristretti e morti dopo qualche mese (addirittura abeti piantati in prossimità del mare o alberelli posti a dimora in un angusto spartitraffico con sottostante gettata in calcestruzzo). In ogni caso, su tutti questi aspetti siamo e resteremo disponibilissimi a confrontarci tecnicamente con l’Amministrazione Mastromauro in tutte le sedi, un confronto a cui l’Amministrazione si è voluta sottrarre. Ma ricordiamo al Sindaco che non è certo attaccando le Associazioni ambientaliste ed ipotizzando oscure motivazioni dietro fatti che sono sotto gli occhi di tutti, che si può giustificare – concludono – un comportamento che caratterizza anni di azione amministrativa”.?