Nel momento in cui l’uomo ha esibito i suoi documenti d’identità, i militati della guardia di finanza di Ascoli Piceno hanno subito capito chi avevano di fronte: il 30enne, nel 2005 al pari di altri connazionali, era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare, emesso dal tribunale di Firenze, per estorsione, sequestro di persona, rapina e sfruttamento ai danni di connazionali. Il cerchio sulla sua identità, poi, è stato chiarito nel momento in cui il giovane è stato accompagnato un caserma e sottoposto alla verifica automatizzata delle sue impronte digitali. A quel punto è scattato l’arresto e il cinese è stato rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto.