Roma. Gianni Melilla di Sel ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, circa l’esplosione del metanodotto a Mutignano.
“L’incendio spaventoso, visibile a chilometri di distanza, ha svelato ancora una volta la pericolosità degli impianti di Enel e Snam – ha affermato Melilla – Si sottovaluta la gravità del rischio per le popolazioni che convivono con questi impianti”.
“E’ in corso un’ indagine giudiziaria per accertare ogni responsabilità da parte di chi ha il dovere di una manutenzione rigorosa degli impianti per rispondere alle esigenze di sicurezza delle popolazioni. La Snam ha escluso ogni sua responsabilità individuando come causa dell’incendio la scarsa stabilità del suolo, l’antropizzazione e il maltempo.
Ciò ha suscitato un grave sdegno nelle istituzioni locali e nell’opinione pubblica abruzzese. Sarebbe sbagliato sottovalutare il rischio nazionale che questo incidente segnala per tutta l’Italia rispetto alle reti di Enel e Snam”.
Per questo Melilla chiede “come sia stata garantita negli ultimi anni la manutenzione della rete Snam e dell’Enel in Abruzzo; quali siano le condizioni di sicurezza garantiscano gli impianti Snam ed Enel soprattutto in una situazione di diffuso rischio del suolo e di attraversamento di territori abruzzesi densamente abitati e se esistano piano di sicurezza per gestire condizioni di emergenza da parte di Snam ed Enel”.