L’operazione, coordinata dalla comandante Nadia Carletti, è stata condotta in collaborazione con l’Ufficio immigrazione della Questura, la polizia municipale di Ancarano, l’Arta, l’Ispettorato del Lavoro e la Asl di Teramo in maniera da verificare “il rispetto delle varie normative attinenti ai luoghi di lavoro”.
Sono stati gli stessi cittadini a segnalare la presenza di liquidi sospetti nel fossato attiguo al laboratorio artigianale, le cui acque confluiscono direttamente nel fiume Tronto, distante appena 200 metri.
Accertate le violazioni, la polizia provinciale ha disposto il sequestro del laboratorio e informato l’autorità giudiziaria per le indagini del caso.