E’ cominciato il contrattacco degli azionisti della Banca Tercas che, dopo essersi visti azzerare il valore dei titoli azionari dell’istituto di credito posseduti a seguito del crac e sottoscritti a partire dal 2006, stanno ora affilando le armi per vedersi riconosciuti i danni, con l’avvio di azioni risarcitorie.
Sono, infatti, già 560 i risparmiatori che si sono rivolti alla Federconsumatori Abruzzo, per vedere tutelati i propri interessi. E, dalle verifiche effettuate finora sulla documentazione acquisita, i consulenti dell’associazione hanno individuato, in oltre il 70% dei casi esaminati, irregolarità e criticità che consentono l’avvio di azioni civilistiche di tutela.
In particolare dieci casi riguardano i pacchetti azionari presentati come pronti conto termie per i quali, a breve, ci saranno le prime udienze. Poi sono state presentate le prime 100 proposte di mediazione relative agli azionisti ordinari . In questo caso i ricorsi, predisposti dagli avvocati Massimo Cerniglia e Renzo Di Sabatino, sono basati sulle violazioni delle norme relative alla valutazione del profilo di rischio ed alla segnalazione dell’inadeguatezza degli investitori. Per questo motivo è stato richiesto l’annullamento dei contratti e la restituzione della somma investita più gli interessi e le rivalutazioni.
Inoltre Federconsumatori Abruzzo ha promosso la costituzione di parte civile per gli azionisti associati che vogliono procedre in sede penale contro i responsabili del fallimento Tercas, mentre auspicano che la nuova proprietà voglia avviare un tavolo di trattative per negoziare e trovare soluzioni conciliative o transattive in sede civilistica.