Il suo nome era stato caldamente sostenuto dal Partito Democratico e alla fine l’ha spuntata. Maria Mattucci, direttore sanitario dell’ospedale di Atri, sarà, dal prossimo 1 marzo, alla guida della direzione sanitaria della Asl teramana con l’impegno e la determinazione di sempre.
“Sinceramente non me l’aspettavo”, è stato il suo primo commento, “ma quando me lo hanno proposto mi sono messa a disposiozione dell’azienda. Spero di non deludere la fiducia che mi è stata concessa anche se so benissimo che le aspettative sono molto alte”.
Da oltre 24 anni in servizio ad Atri, la nuova avventura sarà, come lei stessa ha detto, “come rivivere il primo giorno di scuola”.
“Vado con l’impegno di sempre e con la consapevolezza di dovermi fare le ossa sul campo. Non cono completamente a digiuno delle problematiche da affrontare, visto che, almeno in parte, la situazione la conosco. Tuttavia sono consapevole di dover apprendere tante cose. Sarà un po’ come ricominciare da zero, ma sono certa di poter mettere a frutto anche l’esperienza maturata in questi anni ad Atri”.
Ed è forse proprio la delicata situazione che riguarda il San Liberatore di Atri, con le accese discussioni sulla possibile chiusura del punto nascita, una delle motivazioni che avrebbero portato alla scelta della Mattucci che ben conosce la realtà in questione e potrebbe “mediare” tra le opposte istanze.
“In realtà Atri è sempre stata trattata da Cenerentola”, ha confermato la Mattucci, “e solo con l’arrivo del Direttore Generale Roberto Fagnano abbiamo cominciato a vedere una luce nuova. La Regione ha le sue motivazioni e alla fine saranno le istituzioni a dover decidere se chiudere o no e noi ci dovremo attenere. Ma io so bene che ad Atri abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo un bel reparto con sale parto in sicurezza, per cui non vogliamo mollare e andremo avanti, mostrando a tutti le nostre ragioni, anche se poi non sarò io a poter decidere sul da farsi”.
Con Atri nel cuore, per il nuovo direttore sanitario della Asl saranno diverse le problematiche da affrontare nel suo nuovo impegno. “Ci sono i problemi legati alle liste di attesa, gli screening” ha detto la dottoressa, “ma cercherò di affrontare una questione alla volta, certa anche della collaborazione e dell’appoggio di tutta l’Azienda”.
E dal Direttore Generale arriva la smentita sui rumors, circolati nei giorni scorsi in città, su un suo non pieno soddisfacimento per la scelta fatta. “La dottoressa Mattucci”, ha chiarito Fagnano, “è una bravissima professionista, una persona leale e un’espressione dell’ambiente locale. Per lei, ora, si tratterà di entrare nel sistema aziendale per poter avere una visione più generale, rispetto a quanto fatto finora. E gli obiettivi che ci aspettiamo da lei sono confacenti alle sue qualità professionali”.E su Atri assicura, “il San Liberatore non sarà abbandonato e se anche dovesse perdere il punto nascita ci saranno altri investimenti per migliorare ulteriormente i servizi che resteranno”.