A Pescara si torna a parlare della sicurezza stradale sui mezzi elettrici a due ruote. Monopattino elettrico: opportunità o pericolo?
I monopattini elettrici sono, sin dalla loro prepotente entrata sul mercato, oggetto delle più disparate discussioni. Tra chi li ritiene dei mezzi di trasporto alternativi validi e chi li vede come pericolosi attrezzi messi in mano a gente inesperta, il dibattito attorno a questi non si è ancora placato nonostante la politica nazionale abbia legiferato in materia. A Pescara in particolare, negli ultimi giorni si è tornati a parlare di sicurezza sulle strade.
A Pescara infatti, negli scorsi giorni, un incidente stradale in cui il conducente era alla guida proprio di un monopattino elettrico, ha gettato nuovamente la città nel dibattito attorno alla bontà del mezzo di trasporto. Il boom di vendite avvenuto dal 2020 in poi, con tutti i finanziamenti e gli incentivi annessi è stato uno degli argomenti che più ha spaccato l’opinione a riguardo.
La situazione a Pescara
Solo pochi giorni fa, lungo la strada parco all’altezza di via Cavour, a Pescara, l’ennesimo incidente si è consumato, incidente che coinvolgeva anche un conducente di monopattino elettrico. Adesso, i cittadini sono divisi e si torna a parlare, in maniera critica, della situazione dei monopattini, alla libertà che i conducenti si arrogano e alla facilità di reperirne uno vista la presenza massiva sul territorio delle società di noleggio.
Già negli anni scorsi, i svariati incidenti legati ai monopattini elettrici avevano acceso gli animi, obbligando le forze politiche a intervenire, per cercare di porre dei limiti di natura urbanistica alla circolazione dei monopattini, così da preservare la salute non solo dei conducenti ma anche dei pedoni, che spesso sono vittime ignare di mezzi che sfrecciano a elevate velocità tra la folla.
Nel 2024, per il momento, vi è stato un aumento degli incidenti con protagonisti i monopattini elettrici di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E non solo monopattini elettrici, dato che a finire nel mirino sono anche biciclette e tutti i veicoli a due ruote, compresi motocicli e ciclomotori. Si attende dunque che la politica legiferi in maniera netta e stringente a riguardo.
Si attende, nello specifico, che il Senato dia il via libera alla riforma del Codice della Strada voluta fortemente dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini che prevede casco obbligatorio per tutti, non solo i minorenni, obbligo di dotare il mezzo personale di una targa identificativa e un limite di 20 km/h che scende a 6 nelle aree pedonali con l’obbligo di indossare giubbotti catarifrangenti dopo il tramonto.