Carabinieri sventano tentate truffe agli anziani a Penne e Spoltore con il “finto incidente”. Due ragazze denunciate, indagini in corso per i complici
Un copione ormai fin troppo noto, ma fortunatamente interrotto grazie all’occhio attento dei Carabinieri. A Penne e Spoltore, è stata sventata una serie di tentate truffe ai danni di anziani, messe in atto con la consolidata tecnica del “finto incidente”.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Penne hanno denunciato due ragazze incensurate della provincia di Napoli, mentre le indagini proseguono per individuare il terzo complice.
La vicenda si è sviluppata questa mattina. Durante un normale servizio di prevenzione dei reati a Penne, i Carabinieri hanno notato una Smart di colore nero con due ragazze a bordo, aggirarsi con fare sospetto nei pressi di alcuni esercizi commerciali. Il veicolo, già segnalato in passato per essere stato utilizzato in episodi simili, ha subito attirato l’attenzione dei militari.
Senza perdere tempo, i Carabinieri hanno deciso di monitorare discretamente l’auto, pedinandola con l’obiettivo di prevenire eventuali reati. Dopo circa un’ora di attento monitoraggio, quando la Smart stava per lasciare il comune di Penne, i militari sono intervenuti, procedendo al controllo delle due giovani, entrambe ventenni.
L’ispezione dei loro cellulari ha rivelato il piano criminale: è emerso che una terza persona, al momento ancora non identificata, aveva contattato ben quattro anziani, due residenti a Penne e due a Spoltore, con l’intento di estorcere loro denaro o beni.
Il modus operandi era quello tristemente noto: l’interlocutore si spacciava per Carabiniere, informava la persona anziana che un nipote era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e, con toni allarmistici, chiedeva denaro per la sua “liberazione” o per coprire le spese legali immediate. Il ruolo delle due ragazze denunciate era proprio quello di recarsi presso le abitazioni delle vittime designate per ritirare i soldi o, in alternativa, i monili in oro.
Intervento provvidenziale: oro recuperato e indagini in corso
L’intervento dei militari ha impedito alle giovani di raggiungere le case delle persone anziane, tutte in età avanzata e particolarmente vulnerabili.
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In un caso, un’anziana, non avendo denaro contante, aveva già preparato circa 200 grammi di oro, pronta a consegnarli ai malviventi pur di “salvare” il nipote. Un gesto che dimostra la gravità di queste truffe e il panico che riescono a instillare nelle vittime.