“Si tratta di uno strumento utile a definire le basi del dialogo tra cittadini e Comune” spiega il vice sindaco Chiara Trulli. La carta dei servizi infatti è uno strumento per avvicinare il cittadino e contribuente alla scoperta di quelle che sono le attività del Comune: il documento consente di orientarsi tra scadenze, uffici e indirizzi, ma rappresenta anche un vademecum per capire come vengono definite e calcolate le tariffe, per ricordare i diritti che spettano ai contribuenti e gli adempimenti a cui bisogna attenersi”.
E’ possibile consultare la carta accedendo alla sezione Tributi Canoni e Tariffe dal sito istituzionale www.comune.spoltore.pe.it.
“Ringraziamo tutto il settore per l’adozione di questa Carta, ma in modo particolare il redattore Emilio Di Paolo Emilio, che ha seguito con grande passione tutte le fasi di sviluppo della Carta e in generale l’evoluzione normativa legata alla riscossione dei tributi che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni di pubblica amministrazione”, prosegue l’assessore.
La TARI è la tassa finalizzata a garantire il necessario flusso di entrate per garantire i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati, lo spazzamento delle strade, il decoro urbano. L’ufficio che la gestisce è pertanto strategico nell’economia del bilancio del Comune.
Lo scopo della Carta è fissare principi per l’erogazione del servizio, stabilire standard generali riferibili alla qualità complessiva delle prestazioni e standard specifici che indicano prestazioni direttamente controllabili dal cittadino. “E’ un elemento integrativo della normativa” prosegue l’assessore Trulli “e dunque tutte le condizioni più favorevoli per i cittadini contenute nella Carta integrano quelle previste dalla normativa nazionale”. “La Carta di qualità dei servizi” aggiunge il sindaco Luciano Di Lorito “è un impegno scritto assunto dal Comune nei confronti dei cittadini, orientato a rendere i pubblici servizi meglio rispondenti alle esigenze effettive degli utenti e a migliorarne la qualità complessiva”.
Gli standard di livelli minimi di qualità previsti nell’erogazione di servizi, che il Comune s’impegna a garantire ai cittadini, sono derogabili soltanto se più favorevoli. In caso di mancato rispetto degli obiettivi o degli standard prefissati, il cittadino utente può presentare reclamo e il riconoscimento della mancata o difettosa erogazione di una singola prestazione può dare luogo ad azioni correttive.