Ottime notizie per la scuola abruzzese: in arrivo 733 assunzioni a tempo indeterminato. Soddisfazione Cisl, ma resta l’allarme precariato per il sostegno
Buone notizie per il mondo della scuola abruzzese: sono ben 733 le assunzioni a tempo indeterminato in programma negli istituti della regione. La maggior parte delle operazioni dovrebbe concludersi entro la metà di agosto, portando finalmente stabilità a centinaia di docenti.

Entrando un po’ più nello specifico, è particolarmente interessante il dato per la provincia di Pescara. Lì, infatti, sono previsti 148 nuovi insegnanti di ruolo in scuole di ogni ordine e grado, inclusi i posti di sostegno.
La ripartizione delle assunzioni a tempo indeterminato sul territorio abruzzese vede una netta prevalenza della provincia di Chieti, che si aggiudica il maggior numero di inserimenti con 234 posti. Seguono a ruota la provincia dell’Aquila, con 214 assunzioni, e quella di Teramo, con 137 posti. Un’iniezione di personale che mira a rafforzare l’organico scolastico in tutta la regione.
La Cisl Scuola Abruzzo Molise ha espresso “grande soddisfazione” per le nuove immissioni in ruolo. “Anche quest’anno – ha dichiarato il segretario generale Davide Desiati – si è ottenuta l’autorizzazione dei ministeri interessati (Istruzione, Funzione Pubblica ed Economia) all’assunzione su tutti i posti vacanti in Abruzzo“.
La soddisfazione della Cisl Scuola… e l’eterno problema del sostegno
Un risultato importante, che dimostra un’attenzione verso la copertura delle cattedre. Tuttavia, Desiati ha subito puntato il dito su un problema che, purtroppo, resta ancora irrisolto e che affligge migliaia di professionisti e studenti.

Si tratta dell’enorme questione della stabilizzazione degli insegnanti di sostegno. Nonostante la disponibilità effettiva annuale di oltre 3.700 posti per il sostegno, sono state autorizzate appena 128 assunzioni a tempo indeterminato. Un numero esiguo, che “condanna ancora una volta questi insegnanti ad anni e anni di precariato“.
Una contraddizione forte, che vede da un lato il riconoscimento della necessità di assunzioni stabili, e dall’altro la persistente precarietà per una categoria di docenti fondamentale per l’inclusione e il supporto degli studenti con disabilità.
La speranza è che in futuro si possa intervenire con maggiore decisione anche su questo fronte, garantendo la giusta stabilità a chi ogni giorno lavora con dedizione e competenza nel campo del sostegno scolastico.





