Salvo grazie alla volontà di 10 persone e tante ore di lavoro. Ecco il protagonista della vicenda

Nel Parco della Maiella qualche giorno fa è andato in scena un salvataggio eccezionale: un grande cervo che vagava nel territorio, ferito e con problemi alla vista, ha richiesto l’intervento di 10 persone e diverse ore di lavoro per essere posto in condizioni di sicurezza.

L’operazione è durata complessivamente sei ore ed è stata condotta da un team di esperti e di volontari che, nonostante le condizioni critiche, non ha mai mollato il percorso verso l’obiettivo di salvare il cervo, anche quando la situazione sembrava essere disperata.

salvataggio eroico
abruzzo.cityrumors.it – Salvataggio in condizioni estreme

È così stato possibile portare a termine l’impresa e portare in uno stato di sicurezza il grande animale, che da qualche giorno veniva avvistato vagare nel territorio del Parco della Maiella, a Villa Celiera, in provincia di Pescara, con diverse ferite ed evidenti problemi alla vista.

Il lungo salvataggio

L’animale era stato avvistato da un tecnico dell’Aca in contrada Santa Maria in condizioni di disorientamento e con grandi difficoltà a spostarsi. Sul luogo dell’avvistamento sono dunque giunti i Carabinieri Forestali, il sindaco di Villa Celiera, Domenico Vespa, i veterinari del Parco della Maiella, il nucleo elicotteristi dei Vigili del Fuoco e i volontari dell’Enpa.

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Il cervo malato poteva rappresentare un pericolo per la pubblica sicurezza – abruzzo.cityrumors.it

Una volta avvicinatisi all’animale, i veterinari sono riusciti a sedarlo, ma lo spostamento è stato complicato dal forte vento. Considerato che era praticamente impossibile assicurarlo all’elicottero e trasferirlo, si è scelta la strada più sicura: sistemare il cervo su una lettiga di fortuna e portarlo a braccia sino alla strada. Qui, un furgoncino lo ha spostato al centro di recupero per la fauna selvatica di Caramanico Terme, dove è stato affidato ai veterinari per le cure.

Non sono ancora chiari i motivi che hanno condotto il cervo in queste condizioni, anche se è possibile che le ferite siano state provocate da un combattimento reso possibile anche dal fatto che questa è la stagione degli amori per i cervi e che sono frequenti i combattimenti per dominare gli avversari e avere ragione del territorio.

Viste le sue condizioni, gli esperti dell’Ente Parco hanno ritenuto utile intervenire per evitare che il cervo potesse ferirsi ancora di più e diventare anche un pericolo per gli altri. Dunque, non solamente un salvataggio utile per salvaguardare la vita del cervo, quanto anche per evitare che si potesse trasformare in un pericolo per la sicurezza pubblica.

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