Rubano per fame, ma è una banda organizzata. Malori durante l’interrogatorio

Un furto di gruppo commesso per necessità. È successo a Sulmona presso un supermercato da cui un gruppo di dieci persone ha prelevato prodotti di vario genere. Arrestati dai carabinieri, hanno detto di averlo fatto “per fame”.

Un furto “per fame”, quanti se ne sentono di compiuti in piccoli negozietti o grandi supermercati e quanti ne sentiremo ancora. Lo stato di necessità spinge le persone anche a compiere azioni che mai avrebbero immaginato di fare, ma quando non si arriva a fine mese e non si riesce a mettere un piatto caldo sulla tavola anche queste azioni sembrano legittime ai loro occhi e agli occhi di chi si immedesima nella loro situazione.

furto supermercato
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A Sulmona, presso un supermercato sono stati prelevati prodotti di vario genere da un gruppo di dieci persone che, colti in flagrante, hanno ammesso la loro colpa, ma solo perché spinti dalla necessità e dall’impossibilità di continuare a mantenere le loro famiglie.

Furto in supermercato: fermati dieci addetti alle pulizie

Il gruppo di dieci persone è formato da addetti alle pulizie che lavorano proprio in quel supermercato situato in via Sallustio e che hanno colto l’occasione di essere spesso in quel luogo per portare a compimento il loro piano: prelevare più merce possibile e passare inosservati. Purtroppo per loro, non sono affatto passati inosservati.

signora ruba in supermercato

I vigilantes e i dipendenti si sono accorti della mancanza di merce e hanno allertato i carabinieri, i quali hanno colto sul fatto i dieci addetti alle pulizie. Quest’ultimi avevano rubato, tra le altre cose, omogeneizzati, giocattoli, pannolini, carne, vestiti e prodotti per la casa per un totale di circa 5000 euro.

La refurtiva poi sarebbe stata caricata su tre furgoni, ma l’intervento delle forze dell’ordine ha impedito che i tre veicoli pieni di merce rubata ripartissero. I colpevoli hanno detto ai carabinieri della Compagnia peligna di averlo fatto per necessità, e stando ai primi accertamenti non avrebbero mentito. Tutti e dieci, infatti, risulterebbero in condizioni economiche precarie. Gli stessi investigatori hanno commentato dicendo che la motivazione addotta dalle dieci persone fermate è stata confermata: “Un furto della disperazione“.

Allo stato attuale, si trovano ai domiciliari per l’accusa di furto aggravato di gruppo, in attesa dell’udienza di convalida. Durante gli interrogatori, una delle persone indagate ha avuto un malore ed è stato necessario scortarla al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata di Sulmona.

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