e’ di ieri la decisione del gip del tribunale di Pescara di disporre il giudizio immediato nei confronti del padre di Stefano, una delle 29 vittime della valanga che ha distrutto l’hotel Rigopiano – per aver violato a maggio del 2018 i sigilli posti dall’autorità giudiziaria nell’area attorno all’hotel.
Lo stesso 57enne originario del salernitano aveva chiesto, con un post su Facebook, aiuto a Salvini, che nel corso dell’anniversario della tragedia, lo scorso 18 gennaio a Rigopiano, aveva invitato Feniello a non pagare la multa di 4500 euro che gli era stata comminata.