Pescara. Si è riunito ieri il consiglio direttivo della Confcommercio per discutere di alcuni progetti della nuova amministrazione comunale su cui, fanno sapere, sono nettamente contrari.
“Ci riferiamo in particolare al trasferimento dell’Università nell’ex Cofa e al progetto che prevede le tre corsie su Viale Marconi con la perdita di circa cento posti auto; due idee sbagliate da scongiurare assolutamente. Su Viale Marconi veramente non capiamo la necessità di intervenire su una strada viva commercialmente, fondamentale per fluidificare il traffico cittadino e che nella prospettiva dell’Assessore Mascia dovrebbe subire mesi e mesi di lavori per poi ritrovarsi con cento posti auto in meno e una cervellotica corsia per gli autobus che in alcuni tratti passerebbe al centro delle rotatorie. Possiamo già ipotizzare i disagi per cittadini e commercianti in cambio di un netto peggioramento della situazione esistente. Ci chiediamo: perché intervenire su un qualcosa che funziona?
Se l’obiettivo è solo quello di rendere più veloce l’attraversamento della città da parte del trasporto pubblico ecologico che in futuro percorrerà la strada parco abbiamo già proposto la soluzione: realizzare sul lato mare dell’area di risulta una viabilità alternativa a Corso Vittorio che si raccordi a Via De Gasperi per poi proseguire su Viale D’Annunzio, su Via Pindaro e arrivare fino all’Aeroporto. Si tratta di una soluzione logica che costerebbe meno, non creerebbe disagi a cittadini e commercianti e che avrebbe il risultato triplice di lasciare Corso Vittorio a doppio senso, di non modificare il funzionale assetto attuale di Viale Marconi e di ridare slancio a Viale D’Annunzio, dove già esiste la corsia per i mezzi pubblici ma che sarebbe servita meglio e con maggiore frequenza. La realizzazione di una viabilità alternativa a Corso Vittorio nel lato mare dell’area di risulta è fattibile e rientra tra le opere previste nella nostra proposta presentata nei giorni scorsi di collocare un polo Universitario nell’Area di Risulta.
Ripetiamo che la collocazione di un polo Universitario nell’Area di Risulta, in aggiunta a quella di Via Pindaro e con incremento delle facoltà, in un solo colpo potrebbe risolvere diversi problemi della nostra città:
– Evitare la destinazione dell’Università nell’ex Cofa, assolutamente da scongiurare in quanto da sempre sosteniamo che quell’area debba avere destinazione turistica, con un museo virtuale marino e multimediale, quale naturale espansione delle attività del Porto Turistico.
– Riqualificare l’Area di Risulta della Stazione Centrale di Pescara, che necessita di un intervento ambizioso che è possibile realizzare solo con una adeguate risorse finanziarie di cui l’Università è dotata per circa 70 milioni di euro;