Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito dal 22 al 24 aprile, in Piazza della Rinascita, dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico. Sono anche previste attività sportive in Piazza per coinvolgere i cittadini.
“A Pescara, nel 2016, sono stati diagnosticati 1.842 nuovi casi di tumore (983 uomini e 859 donne). Circa 735, almeno il 40% del totale, potrebbero essere evitati adottando alcune semplici regole: no al fumo, alimentazione corretta, attività fisica costante e adesione agli esami di screening – spiega Carlo Garufi, Direttore Unità Operativa Complessa Oncologia Medica USL di Pescara -. L’obiettivo del progetto è trasmettere ai cittadini un messaggio fondamentale: contro il cancro si deve giocare d’anticipo. E lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative, fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita”.
Le cinque neoplasie più frequenti a Pescara (e provincia) sono quelle del colon-retto (263 nuovi casi osservati nel 2016), mammella (280), polmone (201), prostata (179) e vescica (148). “È scientificamente provato che il cancro è la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione – continua Donato Natale, Coordinatore AIOM Abruzzo e Oncologo Medico presso l’Unità Operativa complessa di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero di Pescara -. Però gli abruzzesi sembrano ignorare questi consigli: il 35,8% è sedentario, il 34% è in sovrappeso e il 10,9% obeso, percentuali superiori rispetto alla media nazionale (rispettivamente pari al 32,5%, 31,7% e 10,5%). I fumatori sono il 29,7% della popolazione (26,4% in Italia)”.
“In Italia nel 2017 sono stati stimati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore – sottolinea Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona -. Oggi non possiamo più parlare di male incurabile perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro”.