Pescara. Abbattuto l’albero di platano sulla via Tiburtina, come segnalato dalle associazioni ambientaliste, che hanno anche evidenziato come i residenti della zona siano scesi in strada a chiedere spiegazioni.
“Alle motivazioni dell’urgenza del taglio è seguita la rassicurazione di un’avvenuta analisi tecnica”, comunicano le associazioni ambientaliste, che spiegano: “Dagli uffici comunali ci hanno detto che un tecnico ha individuato visivamente un problema nell’albero, per cui ha deciso l’abbattimento senza ulteriori prove strumentali”.
“Oggi ci sentiamo di dire, nuovamente, che non può essere una sola analisi visiva a decidere l’abbattimento di una pianta imponente in un viale già sovraccarico di inquinamento da traffico. Lasciare questa strada al cemento e alle macchine vuol dire condannare i suoi abitanti a rischi per la salute ormai chiari a tutti, in primis all’Organizzazione Mondiale per la Sanità, che ha decretato lo stato di allarme per la salute delle nostre città e dei suoi abitanti”.
Le associazioni intervenute sulla questione (Italia Nostra, Archeoclub, Mila DonnaAmbiente, Conalpa Onlus, Ecoistituto Abruzzo, la Galina Caminante, Oltre il Gazebo No-Filovia) sollevano dubbi circa l’urgenza della’abbattimento.
“Ci teniamo a far presente invece che da un’analisi visiva possiamo evidenziare che la pianta presenta invece un ‘callo cicatriziale’ che isola la cavità dalla parte decomposta e questa reazione è positiva, si chiama “compartimentalizzazione del danno. Tali cavità possono essere una risposta della pianta stessa di maggiore efficienza, come dimostra anche la chioma senza branche secche o seccaginose. Questo a dimostrazione del fatto che le valutazioni sono complesse, varie e sensate, e il Comune ha l’obbligo di prenderle in considerazione se questo può salvare una pianta”.
E chiedono un incontro con i tecnici comunali per chiarire la questione, oltre alla pubblicazione delle relazioni tecniche sugli alberi da abbattere prima che vengano effettuati i tagli previsti dal Piano.
“Vorremmo che queste discussioni tecniche potessero essere svolte democraticamente con il Comune e i suoi tecnici, senza ricorrere, come troppo spesso sta avvenendo negli ultimi anni, solo ed esclusivamente al mezzo stampa.Occorre un tavolo di confronto con le associazioni, che rappresentano la società civile. Ormai è chiaro che esiste una visione differente, di cui si fanno portatrici le associazioni e i cittadini stessi, che guarda al verde urbano come un bene da tutelare e mantenere”.
“Chiediamo che le relazioni tecniche sugli alberi da abbattere siano pubblicate sul sito comunale con anticipo rispetto al Piano dei tagli, che sia rispettata la tanto acclamata “trasparenza”, perché è un diritto del cittadino sapere”.
“Ricordiamo che solo negli ultimi 10 giorni sono stati abbattuti due pini su via Andrea Doria, un pioppo storico su via Regina Elena, sono state rase al suolo le siepi di oleandro lungo la strada Parco tra Pescara e Montesilvano. Circa un mese fa è stato abbattuto l’intero viale di lecci su via Pepe a Portanuova. Senza contare i 170 alberi da abbattere secondo il Comune dentro la Riserva Dannunziana”.