“La prima cosa da fare sarà apporre i sigilli alle Naiadi, si proseguirà con l’immediato inventario delle attrezzature e dei beni che si trovano all’interno del centro sportivo. Si tratta del primo passaggio obbligato che è stabilito dalla legge”, ha spiegato, “Successivamente si attiveranno tutte le procedure per cercare di velocizzare l’inventario e poi cercare di chiarire, per quanto possibile, le relazioni fra Progetto Sport Gestione Impianti e la Regione Abruzzo per la restituzione dell’impianto alla Regione stessa che è proprietaria della struttura”.
Sull’apertura delle buste – tre – per il bando di gara riservato alle Asd e sul futuro dei lavoratori, il curatore fallimentare ha aggiunto: “La procedura di apertura delle buste è gestita direttamente dalla Regione per cui non attiene alla procedura fallimentare, non sono io a rispondere in questo senso. Immagino che la Regione abbia già provveduto però a stabilire un calendario. Sul futuro dei lavoratori, ad oggi non posso fare previsioni, perché non è compito della curatela decidere. Sicuramente, attraverso colloqui con la Regione e le altre associazioni sportive potranno essere valutate delle possibilità, ma al momento, non essendo ipotizzabile un esercizio provvisorio da parte della Progetto Sport, la situazione mi sembra di non facile definizione. Sono questioni che dovranno essere valutate a tempo debito”.
“Come annunciato prima di Pasqua oggi stesso si sono attivate le competenti strutture regionali per avviare le procedure per cui l’impianto torni nella disponibilità della proprietà, quindi della Regione, in tempi brevi”, conferma l’assessore Regionale alle Attività produttive Mauro Febbo, che illustra: “Questa mattina la dirigente al Patrimonio, Eliana Marcantonio, di concerto con la curatela fallimentare, Claudia Mariani, hanno effettuato un sopralluogo presso gli impianti sportivi. Ispezione resasi obbligatoria sia per porre i dovuti sigilli scaturiti a seguito del fallimento della società gestore Progetto Sport sia per iniziare a redigere un preciso inventario delle attrezzature e materiale presente all’interno delle Naiadi. Infatti il collega assessore regionale Guido Liris tempestivamente e costantemente aggiornato sulla situazione ha dichiarato di “assicurare i fondi necessari per la riparazione delle caldaie mettendo da subito a disposizione gli uffici del Patrimonio regionale affinché si intervenga immediatamente per dei relativi lavori urgenti alla struttura”.
“Quindi – aggiunge Febbo – il 3 maggio apriremo le buste e provvederemo nei tempi stabiliti ad aggiudicare l’impianto ad un nuovo gestore nel minor tempo possibile. Infine – conclude Febbo – per accelerare la riapertura delle Naiadi, sempre d’intesa con il collega Liris, abbiamo deciso che i sigilli non dovrebbero andare oltre i giorni utili e necessari per arrivare al nuovo affidamento, tempo utile per eseguire anche i lavori necessari e straordinari, e quindi continuare a lavorare per il ripristino della fruibilità degli impianti delle Naiadi ed assicurare la tutela occupazionale”.
Parallelamente, Vincenzo Serraiocco, amministratore della Sport Life, gestore de Le Naiadi precedentemente alla Progetto Sport e recentemente nominato segretario cittadino dell’Udc a Pescara, è stato estromesso dalle candidature come consigliere comunale con il partito alle amministrative del capoluogo adriatico, in programma il prossimo 26 maggio. La decisione è scaturita dopo un incontro durato fino a notte fonda fra i vertici del partito ed è legata al coinvolgimento di Serraiocco nella querelle sull’impianto sportivo. Sulla sua esclusione l’Udc si è divisa: ad esempio il consigliere comunale Massimiliano Pignoli era contrario, ma alla fine è prevalsa la linea di non candidare il commercialista pescarese, anche a sua tutela. “Avevo chiesto di fare una riflessione agli amici dell’Udc sull’eventuale candidatura di Serraiocco – commenta il candidato sindaco del centrodestra, Carlo Masci – Ieri sera i vertici del partito mi hanno comunicato che non era stato inserito nelle liste e di questo ho preso atto”.