Sono stati compiuti interventi a tutela delle piante, dall’estirpazione di quelle non autoctone, alla ripiantumazione di quelle eliminate perché pericolose, fino ad arrivare alla ridefinizione delle zone interdette al caplestìo, in sintonia con quanto disposto dal Piano di Assetto Naturalistico di cui oggi la riserva è dotata.
A partire da lunedì continueranno le operazioni di ripiantumazione grazie ai 1.000 esemplari di piante e cespugli con la prevalenza del pino d’Aleppo, specie più autoctona e identitaria, che arrivano dal progetto Mosaico Verde che muoverà proprio dalla riserva i suoi primi passi e che a fine primavera vedrà il patrimonio verde della città aumentato di 3.000 nuove piante fra riserva, parchi e viali cittadini.