Si tratta dei bosniaci Ramo Mujkic e Satomi Hadzovic, entrambi 21enni, arrestati in flagranza di reato, grazie al pronto intervento della polizia, e Sevko Ramovic, 31 anni, tutti residenti in un campo nomadi della capitale. Il pm ha dato il consenso e ora l’ultima parola spetta al gip Gianluca Sarandrea, che si esprimerà nell’udienza del 18 dicembre prossimo.
Sevko Ramovic, difeso dall’avvocato Giancarlo De Marco, e Ramo Mujkic e Satomi Hadzovic, assistiti dall’avvocato Antonio Gugliotta, sono accusati di rapina e lesioni aggravate, e porto non autorizzato di oggetti atti ad offendere. I tre, insieme ad un quarto complice, rispetto al quale si procede separatamente, fecero irruzione nella villa intorno alle 8 del mattino.
Dopo avere tappato la bocca alla madre e picchiato violentemente il figlio, armati di cacciavite, minacciarono di morte entrambi, facendosi consegnare danaro, gioielli e altri oggetti di valore.