“La critica situazione”, scrivono i sindacati, “è arrivata ad un livello tale che non permette, né agli utenti di ricevere un servizio sanitario adeguato in termini di tempi di attesa e risposte, né agli operatori chiamati a prestare il servizio sanitario di offrirlo senza eccessivi e non più sopportabili carichi di lavoro che sono, anche a seguito della recrudescenza del Covid, ulteriormente acuitisi in quest’ultimo periodo”.
“E’ evidente, altresì, che la stagione estiva, essendo i Comuni limitrofi e la Città di Pescara luoghi balneari, incide notevolmente in quanto la popolazione, realisticamente, tende a raddoppiare se non a triplicare, intensificando, ancor più, le già croniche criticità esistenti e, per lo più, riferite alla mancanza di personale e, quindi, ad una organizzazione efficiente ed efficace degna di un servizio socio sanitario adeguato alle esigenze del territorio, alla popolazione residente e a quella turistica”, proseguono le sigle sindacali, “Urge, pertanto, affrontare senza ulteriore indugio tali problematiche in quanto nonostante alcune iniziative organizzative da parte della ASL siano state pure attuate (vedi attivazione zona grigia Pronto Soccorso), permane, comunque e purtroppo, il concreto rischio di una possibile implosione del Pronto Soccorso di Pescara, sia sul versante utenti sia su quello del personale”.
“Attesa la gravità della situazione, le scriventi sono a richiedere, in presenza, una urgente convocazione di incontro al Direttore Generale ASL Pescara, alla presenza di tutti gli Spettabili in indirizzo, al fine di ricercare adeguate, opportune e necessarie, soluzioni”, conclude la nota sindacale.