I giudici, infatti, hanno ritenuto la società responsabile di un illecito amministrativo, assolvendo, invece, le altre nove persone coinvolte nell’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti legato alla rimozione dei fanghi dal fondale del porto, i cui sedimenti erano risultati contaminati con sostanze non compatibili con il normale sversamento a mare. Prescritti, inoltre, contenuti nel fascicolo d’inchiesta che ha interessato anche la procura antimafia dell’Aquila: frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata e falso ideologico.
Il recente incagliamento di alcuni pescherecci davanti alla diga foranea fa suonare ancora l’allarme della marineria di Pescara e degli operatori del porto. Le imbarcazioni più grandi della flotta sono state costrette ad ormeggiare nel porto di Ortona, “e non potranno rientrare a Pescara fino a quando non sarà dragato l’imbocco del fiume in modo da avere una profondità dei fondali tale da permettere una navigazione sicura, con oneri e costi aggiuntivi per i nostri imprenditori ed operatori del mare”, come afferma il consigliere comunale M5S Giampiero Lettere. “Ci saremmo aspettati un intervento tempestivo del sindaco Masci e del governatore Marsilio per stanziare immediatamente fondi da impiegare per risolvere l’emergenza, ma invece solo silenzio sia in Comune che in Regione” – prosegue il consigliere comunale Massimo Di Renzo. “In campagna elettorale avevano promesso una rapida soluzione dei problemi del porto. E ora cosa hanno intenzione di fare? Vogliono occuparsi di questa emergenza ormai divenuta cronica o pensano che il porto si liberi da solo dalle sabbie?”.
Proprio ieri, infine, una delegazione composta dal presidente del consiglio Regionale Lorenzo Sopiri, dal sindaco Carlo Masci, e dal Comandante della Direzione Marittima De Carolis ha partecipato a un incontro a Roma con il Capo di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture, all’esito del quale Sospiri ha riferito: “Il Porto di Pescara è una priorità nazionale sul quale il Governo ha assicurato la massima attenzione e, soprattutto, quei fondi necessari per un piccolo lotto di completamento delle opere previste con il primo e secondo lotto che a breve andranno in gara, e soprattutto per lo svuotamento totale della vasca di colmata, oltre quel primo intervento da 1milione di euro per il quale venerdì prossimo dovrebbero aprirsi le buste per l’affidamento. La nuova disponibilità finanziaria risulta strategica perché potrebbe darci risorse utili per un dragaggio di profondità dello scalo”.