A Pescara è polemica per la pista ciclabile istituita dall’Amministrazione Comunale in via della Pineta, nel mezzo della carreggiata. “Un ginepraio di colori e linee”, ha detto il sindaco Masci.
Le polemiche sono arrivate dal consigliere del Pd Marco Presutti che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook due foto “agghiaccianti” scattate in viale della Pineta. “I nuovi amministratori soprattutto nelle file del Consiglio possono contare su personalità convinte che le norme devono piegarsi alle loro opinioni. Quali opinioni? Secondo questi illuminati signori, in fatto di mobilità la prima cosa è salvaguardare i parcheggi. Così hanno interrotto il cantiere in atto, lo hanno fatto stare fermo per mesi e poi hanno partorito l’idea che trovate nella foto. Del resto quante ne vogliono? I posti auto sono salvi, una sicurezza c’è. Non è poco”.
“Oggi ho chiesto all’ufficio mobilità di darmi spiegazioni circa questo ginepraio incomprensibile di colori e linee”, ha detto il sindaco Masci. La risposta è stata che si è trattato “di un fraintendimento tra il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice dell’opera. Può succedere, l’importante è porvi subito rimedio. Nei prossimi giorni realizzeremo in quel tratto di strada una nuova segnaletica di ZONA 30. Penso sempre che faccio bene ad andare a controllare con assiduità tutte le opere che stiamo effettuando in città!”, ha scritto il sindaco sulla pagina Facebook.
Della questione si è interessata anche la sezione pescarese di Fiab che si chiede cosa fare ora su via della Pineta. “Cancellare i cromatismi e quindi la pista ciclabile? Restringere la carreggiata per favorire la diminuzione della velocità dei veicoli a motore? Istituire una “strada urbana ciclabile”, come da Decreto Semplificazioni del 16/07/2020? Inserire segnaletica verticale e orizzontale adeguata con pittogrammi di bici e auto disegnati sull’asfalto e limiti di velocità di 30 km/h?”. Secondo la Fiab non sarebbe l’unica “stranezza ciclabile”: “così tante altre che si staranno realizzando senza alcun piano e di cui ad oggi non conosciamo i dettagli. Basta con le piste sui marciapiedi. Diamo atto all’Assessore Luigi Albore Mascia di aver istituito un buon rapporto con l’Associazione. Ma, se vi sono problemi di capacità (o manifesta incapacità?) degli uffici tecnici preposti ad operare professionalmente sul fronte delle proposte progettuali e delle opere, chiediamo di interrompere i lavori in corso e aprire un chiaro dialogo sulle strategie e sulle opportunità attivando tavoli specifici di confronto”.
“Se questo è il risultato dei tanti studi, dei tanti sopralluoghi della commissione sicurezza, dei tanti pareri richiesti, francamente c’è da preoccuparsi”, scrive in una nota il presidente Automobile Club Pescara. “Il fatto che sia previsto l’uso promiscuo della strada, non è una giustificazione o un incentivo a fare cose sbagliate: è solo la previsione che in alcuni casi particolari, in alcune situazioni ben distinte, è possibile prevedere la coesistenza della pista ciclabile con la carreggiata usata anche dai veicoli a motore. Ma questo senza mettere in pericolo gli utenti deboli. Comprendiamo lo sforzo di chi cerca di minimizzare e coprire le mancanze di qualcuno, ma non ci possono essere fraintendimenti: è un progetto iniziato da moltissimo tempo, che è stato interrotto più volte per risolvere problemi non previsti, ma prevedibili”.
“A parte la dubbia capacità tecnica, professionale e non sappiamo cos’altro dimostrate da chi gestisce la realizzazione delle opere su cui sarebbe il caso di interrogarsi viste le recenti realizzazioni (il cosiddetto quadrilatero, la pista nella piazza antistante la stazione di Porta Nuova, e altre, che sappiamo arriveranno), qui emerge un evidente disorientamento pianificatorio e gestionale che conduce ai piani alti del Palazzo”, sottolinea in una nota Coalizione Civica Pescara. “La pezza messa dal Sindaco nel post su Facebook è peggiore del buco. Basterebbe dare un’occhiata al progetto redatto da mesi, e supponiamo passato al vaglio di quanti di competenza. E infatti il progetto era già andato in commissione mobilità con tanto di dettaglio illustrativo, noto dal mese di gennaio (se non prima). Ma che dice il PGTU al riguardo? Come e quando vengono decise queste cose? Ci piacerebbe dare un’occhiata al progetto “politico”. Ma un dubbio ci assale: esiste?”.