Pescara. Il comitato di quartiere Per una nuova Rancitelli torna a sollecitare un intervento deciso e risolutivo da parte dell’amministrazione comunale sull’annosa questione dei palazzi Clerico.
“Riteniamo non più rinviabile un intervento per bonificare e mettere in sicurezza l’area, adottando tutti i provvedimenti necessari a tutelare noi residenti”, spiegano i rappresentanti del comitato, che hanno inviato una comunicazione urgente al sindaco Carlo Masci, agli assessori comunali e ai gruppi consiliari di Pescara.
“La zona da decenni giace in uno stato di pietoso degrado, dovuto principalmente all’utilizzo come rifugio da parte di senzatetto e tossicodipendenti, con tutto ciò che ne consegue per la sicurezza dei residenti e il decoro della via. La situazione negli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata perché, in seguito alle norme anti-Covid che limitano gli spostamenti, è cresciuto il numero dei tossicodipendenti che si trattengono nel quartiere e consumano sul posto gli stupefacenti”, afferma il comitato.
La lettera inviata, pertanto chiede che “venga dato seguito alla mozione approvata nel gennaio 2020 da un’ampia maggioranza del consiglio comunale, che impegnava sindaco e giunta ad attivare tutte le più opportune e adeguate iniziative volte a risolvere una volta per tutte la gravissima e inaccettabile situazione. Iniziative che, diceva la mozione, potranno andare dall’assunzione di ordinanze contingibili e urgenti, pienamente giustificate dalla gravita della condizione strutturale e igienica dei ruderi e delle circostanti aree, alla valutazione di iniziative sul piano più strettamente urbanistico-edilizio, ivi comprese la demolizione dei ruderi”.
“Sappiamo che si tratta di un’operazione tra privati, ossia gli eredi Clerico e il consorzio di cooperative che ha opzionato l’area per realizzare un’opera di housing sociale, legata anche al finanziamento necessario per demolizione e realizzazione dell’opera erogato da Cassa depositi e prestiti. Tuttavia chiediamo al sindaco, quale ufficiale di Governo e titolare di specifico potere di ordinanza per contrastare in ambito locale il fenomeno dell’incuria e dell’occupazione abusiva di immobili, di avvalersi della facoltà di emettere ordinanza di rimozione dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi, ripristino delle recinzioni e messa in sicurezza dei sopraddetti terreni e immobili, con la fissazione di apposito termine o, in caso di mancata esecuzione nei termini della detta ordinanza, di provvedere alla rimozione dei rifiuti in danno dei soggetti obbligati e al recupero delle somme anticipate”, conclude il comitato.