La manifestazione si è svolta allo stadio Adriatico alla presenza della moglie Assunta, dei figli Antonella e Fioravante, dell’assessore allo Sport, Marco Presutti, e di Francesco Di Censo, presidente della sezione di Pescara dell’Associazione italiana arbitri, a lui intitolata.
La targa, già apposta nel 2006 , venne rimossa in occasione dei lavori di ristrutturazione predisposti per i Giochi del Mediterraneo. “Ringrazio gli arbitri pescaresi che sono stati promotori della riapposizione della targa – ha dichiarato Antonella Allegrino – E’ un‘occasione per ribadire che mio padre è sempre presente nello sport pescarese, che amava molto, soprattutto il calcio e la squadra del Pescara. Volle venire ad abitare in via Pepe proprio per la vicinanza allo stadio e affinché io e mio fratello, che eravamo bambini, praticassimo l’atletica leggera e seguissimo il calcio. Come è scritto nella targa, che riproduce un’opera di Nadia La Torre a lui dedicata, fu un uomo di pace, esempio di gioia e amicizia nello sport”.
“I ragazzi sono cresciuti giocando attorno allo stadio e venivamo ad applaudire il Pescara ogni volta che mio marito era libero dall’arbitraggio o dal fare il guardalinee – ha ricordato Assunta Allegrino – Dopo 20 anni lo sento vivo e presente e ascolto ancora i suoi consigli”. “Ricordo che mio padre quando parlava degli arbitri parlava veramente di una famiglia e di amici fraterni – ha aggiunto Fioravante Allegrino – E’ bello vederli ancora qui riuniti attorno ai valori dello sport e dell’arbitraggio”. Una famiglia, quella degli arbitri, che non ha dimenticato Domenico Allegrino, a cui ha intitolato, nel 2009, la sezione pescarese.
L’assessore allo Sport, Marco Presutti, ha ricordato Domenico Allegrino come una persona generosa e gentile, energica ma sorridente, che riuscì ad essere un sindaco amato in una stagione terribile della vita sociale del Paese. “Pescara oggi è piena di eventi sportivi. Tutto questo dipende dal dinamismo dei pescaresi, ma anche dal fatto che Domenico Allegrino seminò molto bene anche in quel campo – ha concluso – Quindi è giusto che allo stadio ci sia il suo ricordo, soprattutto perché questa eredità vada avanti. I giovani arbitri ne sono la speranza e la promessa più sincera, ma tutti venendo allo stadio ricorderemo Domenico e questo ricordo sarà per noi un impegno”.