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Cronaca Pescara

Pescara: la pista ciclabile della pineta riparte, nonostante le proteste

Riprenderanno lunedì prossimo i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che, passando lungo via Luisa d’Annunzio e via della Pineta, collegherà la Riviera Sud con la zona dell’Università e di viale Pindaro, in un unico sistema di mobilità leggera.

La decisione arriva dopo una serie di valutazioni e di incontri tecnici effettuati nell’arco di due settimane dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Albore Mascia insieme con i presidenti delle commissioni Mobilità e Lavori Pubblici, Armando Foschi e Massimo Pastore,  e con il direttore dei lavori, ingegner Sandro Germano.

Il cantiere era stato bloccato a seguito di una mozione approvata in Consiglio comunale con la quale si chiedeva la possibilità di verificare la parte di progetto  che, passando lungo via della Pineta, avrebbe cancellato un certo numero di posti auto (quelli regolari, sulla base di rilevazioni effettuate, sono 28) provocando un danno economico alle attività commerciali della zona.

Due le ipotesi sottoposte a valutazione: passare lungo via Pantini e via della Bonifica oppure utilizzare via Riccitelli.

Tutte le possibilità sono state esaminate, congiuntamente con i tecnici, dall’assessore Albore Mascia e dai presidenti delle due commissioni interessate, Foschi e Pastore e non sono state trovate soluzioni alternative praticabili dal punto di vista amministrativo.

La relazione del direttore dei lavori, per quanto riguarda via Pantini, come spiega l’assessore Albore Mascia: “ci ha messo di fronte innanzitutto a una difficoltà ambientale: per far passare la pista ciclabile, infatti, dovrebbero essere abbattuti numerosi pini (una decina, indicativamente) che sono ai bordi della Riserva Dannunziana. Con la necessità, tra l’altro, di chiedere e ottenere la relativa autorizzazione. Il percorso inoltre subirebbe un allungamento di circa 900 metri, 250 su via Pantini e oltre 600 su via della Bonifica. Sia sull’una che sull’altra strada bisognerebbe procedere allo smantellamento della pavimentazione esistente e alla relativa sostituzione. Infine, in via della Bonifica il tracciato ‘incrocerebbe’ una cabina del gas, che dovrebbe essere spostata”.

I costi, senza imprevisti, sono stati quantificati in 158.000 euro e, fatta la differenza sulla previsione progettuale, l’aumento di spesa sarebbe di 50.000 euro.

La soluzione di via Riccitelli non è praticabile, invece, in quanto si dovrebbe passare su aree condominiali private, che non sono nella disponibilità del Comune, con relativo allungamento dei tempi e delle procedure.

“La pista ciclabile è stata finanziata con il Bando delle Periferie – sottolinea l’assessore Albore Mascia – quindi quelli che stiamo utilizzando sono fondi ministeriali. Per questi, come per altri progetti che sono stati impostati dalla passata amministrazione, corriamo il rischio di perdere i fondi in presenza di varianti sostanziali. In più potremmo avere dei problemi sia con la ditta che si è aggiudicata l’appalto, e che si troverebbe ad eseguire un’opera diversa, che con le ditte escluse”.

“Con i presidenti delle commissioni – afferma ancora l’assessore Albore Mascia – abbiamo però voluto cercare delle soluzioni alternative che attenuassero il disagio provocato da un progetto su cui non possiamo intervenire: recupereremo 14 posti in via Plauto e razionalizzeremo il parcheggio su tutta via della Bonifica che si troverà ad avere una cinquantina di stalli. Questo per dare la possibilità alle attività commerciali di avere parcheggi fruibili a poche decine di metri. Senza dimenticare che in zona c’è anche disponibilità di sosta nell’area del Circolo Tennis e in altre strade adiacenti”.