Pescara. Una foto ritoccata con Photoshop pubblicata su Facebook per criticare satiricamente i “vandali dalla bomboletta facile”, viene presa per un vero atto vandalico dai consiglieri comunali della Lega. E scatta la “pubblica gogna” sui social.
Andando con ordine: giovedì scorso l’artista pescarese Pep Marchegiani ha realizzato, in collaborazione con il Comune, un’enorme calla dipinta su uno dei piloni dell’Asse Attrezzato. Un’opera di street art, intitolata Callalilly, che, in pochissimo tempo, è diventata attrazione per ogni passante e oggetto di centinaia di foto diffuse sul web.
Oggi, invece, la pagina Facebook del gruppo musical-comico 99 Cosse ha postato l’immagine foto-ritoccata da Antonio Secondo, uno dei fan della pagina, che riporta sull’opera di Marchegiani le cosiddette tag – le firme di chi, per arte o meno, dipinge sui muri con le bombolette – dei 3 “graffitari” più presenti sui muri d’Abruzzo.
Un gesto che, come già fatto in passato dai 99 Cosse, vuole condannare chi deturpa con lo spray pareti e monumenti.
Evidentemente preso da quanto accaduto pochi giorni fa sul murales di d’Annunzio sulla facciata dell’Archeoclub, il consigliere comunale e regionale della Lega Vincenzo D’Incecco – tra i primi a denunciare i vandali “antifascisti” – non ha compreso l’ironia della cosa e ha creduto che quanto fatto con Photoshop sia, invece, opera di vandali reali. Ed è corso immediatamente a denunciare il gesto con altrettanto post su Facebook, poi ricondiviso anche dalla leghista Maria Luigia Montopolino (guarda la gallery fotografica).
Un errore che è stato celermente sottolineato, a mo’ di sfottò, dal consigliere Pd Giovanni Di Iacovo, che ha pubblicato gli screenshoot di quei due post poi eliminati dagli autori.
Inevitabile che una sfilza di commenti, più o meno ironici, si scatenasse sulla bacheca dell’ex assessore alla cultura. Mentre D’Incecco, più serioso, ha poi commentato sulla propria:
“Non avendo tempo di dedicarsi ai problemi della città le moderne sardelle nostrane si affrettano a veicolare o a costruire fake news che allarmano i cittadini.
Come se non fosse possibile o non fosse mai successo che i Salto nostrani, che hanno imbrattato mezza città, non avessero mai fatto cose simili….vedi l’assalto a d’Annunzio qualche giorno addietro.
Ma tanto sono tutti amici loro…i nostri amici sono differenti. Buona giornata ai burloni