Pescara. E’ l’immunoterapia la nuova strada per combattere i tumori del sangue: se n’è parlato durante l’incontro svoltosi a Casa Ail in occasione della Giornata contro le leucemie, i linfomi e il mieloma.
Nella struttura di via Rigopiano, realizzata e gestita dalla sezione interprovinciale Pescara-Teramo, dal 2009 ad oggi, sono stati accolti 456 pazienti in cura nel Dipartimento di Ematologia dell’ospedale Santo Spirito e 808 accompagnatori, provenienti per lo più dall’Abruzzo (660), dal Molise (77) e dalla Campania (39).
Persone che se non avessero avuto come punto di riferimento la casa di accoglienza, sarebbero state costrette a cercare un alloggio o una stanza in affitto o a viaggiare pur non essendo in buone condizioni di salute.
“Compito dell’Ail è anche quello di favorire la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue”, ha ricordato il presidente della Onlus, Domenico Cappuccilli, “continueremo a svolgerlo sostenendo l’attività del Dipartimento di Ematologia”.
I progressi nelle cure sono stati illustrati da Patrizia Accorsi, direttrice del Centro Trasfusionale dell’ospedale Santo Spirito: “Per combattere i tumori del sangue ci sono la chemio e la radioterapia, mentre la nuova frontiera è rappresentata dall’immunoterapia, che può essere sviluppata ingegnerizzando le cellule del malato, che vanno ad aggredire proprio quelle leucemiche e dei linfomi”.
“Ingegnerizzarle vuol dire che è necessario raccoglierle, lavorarle in laboratorio espanderle e reinfonderle al paziente. In questa maniera, si fanno anche terapie target poiché la cellula ingegnerizzata ha effetto bersaglio sulle malate, mentre la chemio può colpire tutte quelle in replicazione, anche le sane”.
“L’auspicio è che presto, anche a Pescara, si possa concretizzare questa possibilità per tutti i pazienti che afferiscono al Dipartimento di Ematologia ”.
La serata è stata anche l’occasione per ascoltare le testimonianze dei pazienti, come quella di Marta Viola, fotografa 31enne di Martinsicuro, che dopo la diagnosi di leucemia melodie acuta, ha subito un trapianto di midollo osseo nell’ospedale di Pescara e ha raccontato la sua esperienza in un libro ‘Sangue Bianco’, un diario in cui ha raccolto gli scatti realizzati durante i lunghi periodi di ricovero.
“L’ho scritto per dare un senso a quello che stavo vivendo e pensando a chi stava affrontando la mia stessa esperienza. La fotografia mi è servita per ambientarmi in un nuovo contesto e accettare anche le trasformazione che stava subendo il mio corpo a causa delle terapie”.
“Dopo le cure ero in attesa che venisse individuato un donatore compatibile”, ha raccontato. “La telefonata è arrivata mentre stavo fotografando i terremotati, che avevano trovato ospitalità in un campeggio a Martinsicuro. Il 6 dicembre 2016 ho subito il trapianto e sono stata ricoverata fino all’11 marzo. Ci sono stati momenti in cui ho avuto il terrore di morire in ospedale. Solo quando ho iniziato a sentirmi meglio ho ricominciato a pensare alla vita”.
Ospite della serata Ail, anche la scrittrice vastese Stefania Piscicelli, autrice del libro ‘Ali per sognare’, il cui ricavato è stato devoluto alla onlus. “E’ un libro, scritto e ideato per i bambini che parla di un giovane bruco, di nome Natale, che si mette in viaggio verso il suo grande sogno”.
“Ho sempre avuto il desiderio di raccogliere contributi per la ricerca scientifica perché 26 anni fa è venuto a mancare mio cugino Giuseppe, che aveva 20 anni ed era affetto da una grave forma di leucemia. Questo lutto mi ha toccato profondamente ed è stato il motivo che mi ha spinto a farmi promotrice di una raccolta fondi per la ricerca”.
“Il libro, presentato a Vasto il 7 aprile, ha riscosso un discreto successo. Abbiamo ricavato dalla vendita oltre 5mila euro, ma ci sono ancora copie e speriamo di raccogliere ulteriori contributi da devolvere all’Ail”.
L’evento è stato concluso dal concerto del Jubilus Clarinet Quartet , composto da Alfonso Giancaterina, Antonio Troiano, Renzo Sulpizio e Claide Di Silvestro.