Pescara. Si chiama ‘Fare un 68’ il progetto che i Baustelle porteranno in tre Università italiane, il 4, 5 e 12 dicembre.
L’idea prevede una sorta di ‘occupazione pacifica’ da parte dei componenti della band, che incontreranno gli studenti portando con loro pochi strumenti e qualche canzone: la novità, infatti, è che saranno gli stessi ragazzi a raccontarsi.
Come scrivono i Baustelle sui loro canali social:
“Entriamo, nudi, sinceri, unplugged; abbiamo due chitarre, un piccolo harmonium, e cinque o sei canzoni. Questo non è un concerto: è che il ghiaccio in qualche modo va rotto. Questo non è un concerto, non è una festa. Non siamo venuti a festeggiare. Non siamo venuti a promuovere un disco. Non siamo venuti neanche a inscenare un dibattito, di quelli autocelebrativi; non siamo qui a dirvi “formidabili quegli anni”. Battete un colpo. Siamo venuti a sentirvi parlare”.
I Baustelle (Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, insieme al chitarrista della band, Andrea Faccioli) incontreranno gli studenti pescaresi domani, martedì 4 dicembre alle ore 16:30, nell’Aula 31 dell’Università D’Annunzio, in Viale Pindaro 47; la band sarà affiancata dallo scrittore Paolo Di Paolo, moderatore dell’incontro.
Gli appuntamenti successivi si terranno mercoledì 5 e 12 dicembre rispettivamente negli Atenei di Camerino (Mc) e Siena, dove a fare gli onori di casa saranno Luca Valtorta, giornalista di ‘Robinson’ e Mario Calabresi, direttore di Repubblica.
A Pescara l’incontro si inserisce nel progetto ‘A futura memoria’, ideato da Arci Pescara e promosso con la collaborazione del Comune e il contributo di varie associazioni, oltre che con il patrocinio dell’Università D’Annunzio.