Presenti oltre a Di Iacovo il presidente della Fondazione Genti D’Abruzzo, le funzionarie del Settore Alessandra Inzero e Alessandra Di Zio, Daria Scipioni e il responsabile amministrativo dell’Aurum Licio Di Biase. Alla conferenza hanno partecipato inoltre il consigliere Ivano Martelli, il direttore artistico del #Fla Vincenzo D’Aquino, l’ex onorevole Gianni Melilla.
“Fare l’assessore non è una impresa facile, ma se lo fai con lo spirito giusto, invece, è una responsabilità davvero bella – così l’assessore Giovanni Di Iacovo – Bella perché mi ha permesso di occuparmi di ciò che da sempre amo: la cultura nelle sue tante declinazioni. Un Assessore alla Cultura deve essere il primo operatore culturale della sua città, il primo militante di un’associazione culturale attiva, il primo spettatore, il primo ascoltatore, il primo frequentatore e anche il primo critico. Assessore alla cultura è un assessore ai sentimenti e all’intelligenza di tutta una città. E di questa materia, credetemi, Pescara è davvero gran produttrice, in forme sempre nuove, diverse nelle varie sue epoche, e, personalmente non vedo l’ora di scoprire quelle future, che già scalpitano e s’intravedono dietro l’angolo!”.
In questi anni ho cercato di lavorare nella direzione di quelle aspettative culturali che da sempre si respirano in città e che respiro io stesso perché è la mia stessa aria.
“I risultati di questi primi 4 anni di assessorato sono stati tantissimi e il programma di lavoro per il quinto anno è altrettanto ricco, ma siamo certi di aver animato al meglio la città, senza dimenticare che per via del predissesto economico ci siamo trovati a gestire il più basso budget per la cultura che questa città abbia mai avuto. Sono soddisfatto? Sì perché abbiamo fatto tanto e anche se c’è ancora molto da fare, sicuramente è una soddisfazione che Il Sole 24 Ore abbia dichiarato che Pescara, in questi ultimi quattro anni, è passata dalla 78° posizione alla 8° posizione in Italia per iniziative culturali, salto che ci ha dato la certezza che la strada che abbiamo iniziato a percorrere non era sbagliata”.
“Con tutto lo staff del Settore Cultura dell’Ente abbiamo operato sui “software” culturali, ovvero iniziative ed eventi; abbiamo costruito l’ “hardware” culturale, ovvero spazi, beni culturali, istituzioni, regolamenti, pratiche e abbiamo scritto il programma per il prossimo anno”.