Un episodio terribile è avvenuto all’ospedale di Pescara, dove un ragazzo di appena 32 anni ha perso la vita dopo essere caduto dal quinto piano
L’ospedale dovrebbe essere il “luogo sicuro” dove recarsi per essere curati, per ristabilirsi dopo un incidente o comunque quando si è vittime di un problema. Non dovrebbe invece essere un posto pericoloso, una struttura all’interno della quale si nascondono delle insidie capaci di portare a conseguenze letali.
Eppure, presso la struttura ospedaliera di Pescara, nel primo pomeriggio è avvenuto un dramma terrificante e senza senso. Poco dopo le 13.20, un uomo ha perso la vita dopo essere precipitato dal quinto piano dell’ala di ematologia.
Il corpo è atterrato sul piazzale dietro il bar della struttura, che si trova all’ingresso principale del nosocomio. La morte è avvenuta sul colpo. Quando i soccorritori sono arrivati, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo.
Aveva solo 32 anni si stava sottoponendo a terapie (allo stato attuale non ancora precisate). Al momento le notizie sono solo frammentate, sul posto si sono presentati polizia e carabinieri per fare tutti i rilievi del caso e cercare di capire come sia stato possibile un episodio del genere. Sarà ora l’autorità giudiziaria a occuparsi delle indagini per ricostruire quanto avvenuto.
Tragedia in ospedale, cade dal quinto piano
Ovviamente, sono varie le ipotesi al vaglio in questi momenti. Non si può escludere nulla, l’unica cosa che si può aggiungere è che un episodio simile nell’ospedale era avvenuto nel 2022. In quel caso, infatti, a gettarsi dal settimo piano in piena notte fu un 59enne.
Era ricoverato nel reparto di urologia e, nel suo caso, si era trattato chiaramente di un suicidio. Per quanto accaduto oggi al 32enne, invece, bisognerà aspettare cosa diranno le indagini. Quel che è certo, è che episodi del genere all’interno di un ospedale non possono e non devono accadere.
A prescindere da quale sia stata la dinamica, qualcosa è mancato a livello di controlli. E un ragazzo di appena 32 anni, con tutta la vita davanti a sé, adesso ha lasciato un vuoto incolmabile per tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene.
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Una morte assurda, un qualcosa che doveva essere evitato. A maggior ragione all’interno di un ospedale. Quel “luogo sicuro” dove recarsi per essere curati, sotto tutti i punti di vista.
