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Pescara, centro diurno psichiatrico: “Mancano i requisiti”

Pescara. Non si placa la polemica, a Pescara, sulla chiusura del centro diurno per pazienti psichiatrici di via Vespucci, legato all’inchiesta sugli appalti della Asl Pescara per i servizi gestiti dalla cooperativa La Rondine.

“Sembrerebbe che dal 31 maggio cessi ogni speranza per la sopravvivenza di questo centro, che ha svolto una funzione importante di vera e propria inclusione sociale, migliorando la qualità della vita dei pazienti”, afferma Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate.

“Evidentemente per la Regione Abruzzo e per la Asl di Pescara tutto questo non conta e come si fa con i pacchi le persone possono essere dislocate, spostate, trasferite ovunque, senza tenere in considerazione i sentimenti, le emozioni, le ansie, le paure, le preoccupazioni e la loro vita. Persone invisibili, che non possono difendersi e che non riescono a comprendere come le istituzioni si dimostrino così ciniche e spietate”, incalza Pettinari.

La Asl, però, replica con una nota:

Il centro diurno integrato è stato creato nel 2014, in via sperimentale, prevedendo un’assistenza h 24 e ricoveri di breve durata.

Tale tipologia di struttura non è prevista dall’attuale normativa nazionale e regionale, secondo cui sono stabilite quattro tipologie di strutture residenziali psichiatriche ben definite nei contenuti riabilitativi e nei requisiti strutturali e di personale.

L’immobile ove attualmente ha sede il centro diurno integrato di via Vespucci a Pescara, non di proprietà della ASL, ma acquisito con contratto di locazione direttamente dalla cooperativa la rondine, non ha i requisiti strutturali per svolgere attività sanitarie di una struttura con assistenza h 24.

Dovendo garantire la più congrua assistenza ai pazienti presi in carico dalla ASL, nel rispetto della normativa attuale e  accertato in fase di espletamento della procedura,  in urgenza,  per l’affidamento della gestione dei servizi psichiatrici extra-ospedalieri dell’azienda, che la struttura di via Vespucci – centro diurno integrato – non rispondesse, tra l’altro, ai requisiti di nessuna tipologia residenziale attualmente prevista, l’Azienda ha proceduto alla individuazione delle strutture e dei servizi  residenziali e semiresidenziali più appropriati in questo momento, con l’intento di reperire a stretto giro tutte le ulteriori strutture necessarie a consentire un’assistenza di qualità in favore della popolazione psichiatrica dell’area urbana pescarese e non solo.