Caos in riviera a Pescara: polizia sventa una spedizione punitiva tra baby gang davanti al McDonald’s. Minori identificati
Pomeriggio di paura e tensione sulla riviera di Pescara, proprio davanti al McDonald’s, uno dei punti di ritrovo più frequentati dai giovanissimi. Quello che poteva trasformarsi in un vero e proprio scontro tra bande di minorenni è stato sventato in extremis grazie all’intervento fulmineo della polizia.
L’episodio, avvenuto in pieno giorno e sotto gli occhi di famiglie e bagnanti, riaccende l’allarme sul fenomeno delle baby gang, che purtroppo sta diventando sempre più frequente in tutta Italia.
La scena si è svolta ieri pomeriggio, poco prima delle 18. Due gruppi di giovanissimi si sono dati appuntamento sulla riviera nord, all’altezza dello stabilimento Alcyone. Secondo le prime ricostruzioni, una baby gang è arrivata con fare compatto e deciso verso un altro gruppo di ragazzi, tutti di origine egiziana e per la maggior parte minorenni.
Il diverbio è degenerato rapidamente. Dalle parole si è passati alle urla, poi alle minacce, e infine è spuntata persino una mazza di legno. Quanto bastava per scatenare il panico tra i passanti e i clienti degli stabilimenti vicini, che non hanno esitato a dare l’allarme al 113.
L’intervento della polizia è stato provvidenziale. Due volanti, coordinate sul posto dal dirigente Pierpaolo Varrasso, hanno sorpreso i ragazzi proprio mentre le tensioni stavano per sfociare nel contatto fisico.
L’arrivo degli agenti ha causato un fuggi-fuggi generale. Alcuni giovani si sono dileguati rapidamente tra la folla, cercando di far perdere le proprie tracce. Altri, invece, sono stati immediatamente fermati dalla polizia, che ha proceduto con l’identificazione.
Fortunatamente, al termine dell’episodio, nessuno è rimasto ferito. Stando alle prime testimonianze raccolte, non ci sarebbero stati veri e propri episodi di violenza fisica. La polizia ha proceduto con i controlli sui documenti e ha ascoltato le versioni dei ragazzini coinvolti, cercando di ricostruire la dinamica precisa dei fatti.
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Le indagini non si fermano qui. Al vaglio della polizia ci sono anche le telecamere di videosorveglianza del McDonald’s e quelle vicine alla Nave di Cascella, che potrebbero aver immortalato i momenti salienti dell’incontro e della successiva fuga.