A sparare secondo alcune prime ricostruzioni sarebbero state due persone, forse con il volto coperto. Un agguato all’indirizzo di due persone seduto nella veranda del bar: un’aggressore, dopo essersi avvicinato con la testa coperta, avrebbe esploso almeno 4 colpi di arma da fuoco, per poi darsi alla fuga a bordo di uno scooter, probabilmente accompagnato da un complice.
L’allarme è stato dato da una dipendente del bar che si è nascosta sotto ad un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce. All’arrivo dei soccorsi, uno dei uomini – secondo alcuni testimoni colpito in piena fronte – era già morto.
Sul posto ci sono 118, polizia e carabinieri che hanno delimitato l’area. A terra oltre la zona recintata dalle forze dell’ordine, il lenzuolo che copre il cadavere. Un ferito grave è stato trasportato in ambulanza all’ospedale cittadino.
Le vittime della sparatoria sono italiane, la conferma viene dagli inquirenti. Il ferito è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara in condizioni disperate.
Il fatto è avvenuto in una zona residenziale a poche centinaia di metri dal centro della città, vicino ad un parco, a un centro sportivo per bambini e a una scuola. Tante le persone presenti al momento dell’agguato.
Il ferito è in gravissime condizioni perché, come la vittima deceduta, sarebbe stato raggiunto da uno o più colpi al volto. Il personale sanitario si sta organizzando per sottoporlo d’urgenza ad intervento chirurgico.
Data la dinamica, gli inquirenti stanno seguendo la pista del regolamento di colpi.
“Scappate scappate stanno sparando a tutti”. E’ quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte sul posto dall’agenzia di stampa Ansa, da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Non è chiaro al momento se gli aggressori fossero uno o due.
Sembra invece certo che chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito sulla moto per via Ravasco.
Sul luogo della sparatoria è arrivato anche il capo della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli assieme al sostituto titolare dell’inchiesta Andrea Di Giovanni.
foto: Ansa.it