Pescara: controllo di routine degenera in violenza in piazza Santa Caterina. 30enne arrestato per resistenza, lesioni e danneggiamento. Due agenti feriti
Mattinata di alta tensione oggi in piazza Santa Caterina, a Pescara. Un uomo di 30 anni è stato arrestato dopo un intervento concitato che ha coinvolto la Polizia Locale e la Polizia di Stato. La situazione è degenerata rapidamente. Il “protagonista” della vicenda, infatti, ha reagito con violenza a un semplice controllo di routine, causando danni e ferendo gli agenti.
Erano circa le 11:40 quando una pattuglia della Polizia Locale, impegnata in un normale servizio di controllo sul territorio coordinato dal comandante Danilo Palestini, ha tentato di identificare un gruppo di quattro persone. Una di queste, un 30enne, ha subito mostrato insofferenza. Così, ha tentato di allontanarsi velocemente per sottrarsi al controllo.
Raggiunto prontamente dagli agenti, l’uomo ha reagito in modo inaspettato e violento, opponendo una strenua resistenza e tentando di aggredire fisicamente i poliziotti. Un gesto che ha trasformato un semplice controllo in una vera e propria colluttazione, mettendo a rischio l’incolumità degli operatori.
La situazione è precipitata ulteriormente dopo che gli agenti, con non poca difficoltà, sono riusciti a caricare l’uomo sull’auto di servizio. Lungi dal placarsi, il 30enne ha continuato a dare in escandescenze, scatenando la sua furia all’interno del veicolo. Ha iniziato a colpire ripetutamente l’auto, provocando danni significativi alla carrozzeria e agli interni.
La furia in auto e l’intervento decisivo delle volanti
Per fortuna, l’intervento tempestivo delle Volanti della Questura ha permesso di bloccare definitivamente l’uomo e metterlo in sicurezza, evitando ulteriori conseguenze e contenendo la sua aggressività. La sinergia tra Polizia Locale e Polizia di Stato è stata fondamentale per gestire una situazione che si stava facendo pericolosa.
Il 30enne è stato immediatamente arrestato e dovrà rispondere di accuse pesantissime. Si parla di danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità.
La sua violenta reazione ha avuto ripercussioni dirette anche sul personale delle forze dell’ordine. Due agenti sono dovuti ricorrere alle cure mediche per le ferite riportate durante l’intervento.
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Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Pescara. Adesso rimarrà lì, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per capire i motivi che avrebbero portato a una reazione del genere.
