“I lavori iniziati permetteranno la riqualificazione dell’area dietro l’università, da otre 30 anni abbandonata, con una nuova strada per mezzi pubblici a zero impatto ambientale, una pista ciclabile, molte alberature e siepi e un percorso naturalistico, dove gli studenti potranno tranquillamente passeggiare e studiare”, ha affermato il primo cittadino.
Una convenzione tra comune e ateneo permetterà la realizzazione di un asse “green” lungo circa 400 metri, composto da camminatoi, vialetti, rampe disabili, nuova illuminazione e alberature all’interno del recinto dell’università, per trasformare la struttura di viale Pindaro in campus universitario, circondato da aree a servizio di studenti e cittadinanza.
La nuova infrastruttura, che sarà realizzata dall’università per un quadro economico complessivo di 1,3 milioni di euro, favorirà lo snellimento della mobilità leggera ma consentirà anche di allineare la direttrice parallela alla stessa viale Pindaro, tra via Plauto e la rotonda del Tribunale.
Il tracciato stradale da realizzare si compone dei seguenti elementi strutturanti: strada urbana composta da carreggiata a doppio senso di marcia per la mobilità sostenibile; marciapiedi ai lati della carreggiata; pista ciclabile a doppio senso di marcia; rete di raccolta delle acque meteoriche; impianto della pubblica illuminazione, alberatura.
Riguardo al riassetto e alla ridefinizione degli spazi interni al sito universitario, sul lato sud e sud-ovest, saranno realizzati camminatoi, vialetti, rampe per l’accesso delle persone svantaggiate, spazi verdi, una nuova recinzione esterna, illuminazione e, in particolare, l’attraversamento centrale che collegherà di più e meglio gli attuali padiglioni con l’ala della segreteria unificata; l’università, oltre all’ampliamento delle proprie pertinenze, procederà quindi anche alla sistemazione del Corridoio verde (che presenterà un dislivello di circa due metri rispetto al piano del Campus) e di nuove aree esterne al sito universitario, a beneficio di tutti i cittadini e degli studenti.
Il progetto, da concludere entro marzo, è stato redatto dagli stessi studenti della Facoltà di Architettura, “con una importante valenza simbolica, perché ricollega l’università con il territorio e incomincia a fornire il suo contributo al miglioramento del campus”, ha commentato il rettore.