Era necessario il consenso al rinvio da parte di 2/3 dei consiglieri, ovvero 12 voti favorevoli (Chiara Trulli, Lucio Matricciani, Angela Scurti, Alberto Bartoli, Cinzia Berardinelli, Stefano Burrani, Marzia Damiani, Daniele Di Luca, Agnese Di Naccio, Savino Di Nicola, Agustin Karaci, Bruno Ortense): tutti arrivati dalla maggioranza che ha votato compatta mentre la minoranza ha scelto strade diverse. Contrari al rinvio Giulia Zona (InComune) e Pierpaolo Pace (Grande Spoltore), mentre i consiglieri Marco Della Torre, Agnese Ranghelli e Stelvio D’Ettorre (gruppo Forza Italia/Fratelli d’Italia) hanno lasciato l’aula al momento del voto.
Tra i più dichiaratamente avversi alla fusione c’è Lucio Matricciani, presidente dell’assise civica spoltorese, che in una nota afferma: “Dobbiamo capire se i cittadini, e il territorio di Spoltore, avranno dei vantaggi dalla fusione, e questo sarà possibile solo partendo dall’unione dei servizi: a questo proposito ho sempre chiesto l’introduzione di una norma di salvaguardia, che possa quindi consentire di tornare indietro o ad ogni modo di sospendere il processo di fusione nel caso in cui dovessero registrarsi difficoltà. Il rinvio di cui abbiamo bisogno, dunque, non è il 2024 o il 2027: si deve andare anche oltre, fino a quando non sarà garantito il funzionamento dei servizi”.
Al termine della seduta del consiglio comunale dedicata al tema, il sindaco Chiara Trulli ha dichiarato: “Lavoriamo seriamente per difendere la nostra città, il nostro territorio, la nostra identità in un tutt’uno organico con Pescara e Montesilvano: tra i tre Comuni il nostro è quello che gioca la partita più importante, perché è quello che rischia di pagare di più una fusione frettolosa e ha potuto dimostrare una solidità economica e una qualità della vita sicuramente invidiabile rispetto agli altri due Comuni”.
“Siamo davanti a una fusione complessa”, ha aggiunto il sindaco, “servono una serie di atti preliminari alla fusione, la stessa realizzazione dello Statuto, e poi analisi puntuali sull’organizzazione delle tre amministrazioni, un’analisi dei regolamenti comunali che disciplinano tutti gli ambiti della comunità, la ricognizione dei contratti, delle convenzioni, e delle partecipazioni pubbliche. La complessità delle problematiche e della modernità, vanno inquadrate in un’ottica sovracomunale e ampi partenariati rendono più competitivi anche per intercettare fondi europei. Ad esempio, non potremmo mai risolvere le problematiche legate all’inquinamento atmosferico e alla congestione del traffico su Pescara se non ragionando con i comuni corona, per fare un grande piano della mobilità sostenibile. Sarebbe miope non vedere che su tantissimi assets di sviluppo del territorio, come le infrastrutture strategiche per lo sport e la cultura, bisogna riflettere insieme”.
“E chi dice che vogliamo difendere la nostra poltrona ci accusa di becera politica, noi sogniamo di dare un orizzonte e una prospettiva migliore alla nostra comunità. Chiedo per questo a tutti noi di fare delle scelte di responsabilità, che mettano al centro il bene di Spoltore e lo difendano con serietà, e da domani davvero armarci di ogni strumento per lavorare a questa fusione, senza la spada di Damocle di una scadenza ma con il solo obiettivo di fare gli interessi della nostra comunità”, ha concluso Trulli.