Non solo Pescara, c’è un altro comune abruzzese dove le elezioni sono a rischio annullamento

Sembra davvero non avere fine la vicenda delle elezioni comunali in Abruzzo, dopo l’annullamento del voto in molte sezioni di Pescara, ora il Tar potrebbe annullare anche quelle del piccolo Comune di Bussi sul Tirino 

Oltre 6 abruzzesi su 10 sono andati alle urne nel giugno scorso per eleggere i nuovi consigli comunali in molte città e comuni della regione, ma c’è stato qualche problema. Sicuramente il più grande e quindi anche il più significativo è stato a Pescara dove era stato eletto sindaco della città costiera Carlo Masci senza neanche dover ricorrere al ballottaggio. Con il sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia – Ppe, Lega Salvini Abruzzo, Pescara Futura, Masci Sindaco Per Pescara Unica, Unione Di Centro, aveva ottenuto oltre il 59% dei voti risultando quindi eletto al primo turno davanti a Carlo Costantini, sostenuto tra gli altri dal Partito democratico con il 34,24 dei voti.

Elezioni comunali
Non solo Pescara, c’è un altro comune abruzzese dove le elezioni sono a rischio annullamento – Abruzzocityrumoirs.it

Ma il ricorso al Tar dell’Aquila da parte di alcuni candidati, risultati poi esclusi, ha portato all’annullamento della tornata elettorale in tutte quelle sezioni della città abruzzese e in alcuni altri comuni che ora dovranno, nell’ultimo weekend di agosto, tornare alle urne. Il giudice regionale ha deciso che erano stati troppi gli errori e le anomalie commesse al momento dello scrutinio delle schede elettorali. L’ultimo caso ha riguardato un piccolo comune in provincia di Pescara dove una scheda era stata completamente dimenticata dietro l’urna contenente quelle già votate.

LEGGI ANCHE: Pescara, scatta l’allarme nei lidi: la rabbia degli imprenditori

Il caos delle elezioni in Abruzzo

Ora in Abruzzo le lezioni comunali sono diventate un vero e proprio caso. Dopo che il Tar d’Abruzzo ha accolto il ricorso da parte di alcuni candidati non eletti alla carica di consigliere comunale, tutto è tornato in ballo, rielezione dello stesso sindaco di Pescara Carlo Masci su tutto. Il Tar Abruzzo, Sezione di Pescara, nelle circa cento pagine del pronunciamento odierno, analizza le irregolarità emerse in 27 delle 170 sezioni pescaresi.  Al centro della sentenza c’è la motivazione del tutto particolare: “Il numero di 584 voti in più rispetto a 30.952 deve essere individuato come soglia ai fini della prova di resistenza, nel presente giudizio, avendo consentito la elezione al primo turno ed evitato il cosiddetto ballottaggio”.

Pescara
Il caos delle elezioni in Abruzzo – Abruzzocityrumors.it

La Corte d’Appello dell’Aquila, tra l’altro, nelle scorse settimane ha cancellato dall’albo 14 presidenti di seggio per i troppi errori commessi. Per la giunta comunale di Pescara sono da rifare le votazioni in 27 sezioni sulle 270 previste e il prefetto ha appena formato l’ordinanza che permetterà quindi di ripetere la tornata elettorale nell’ultimo weekend di agosto, domenica 24 e lunedì 25. Saranno quindi costretti a tornare alle urne e a esprimere di nuovo la loro preferenza circa sedicimila cittadini.

LEGGI ANCHE: Teramo, istruttore di palestra ai domiciliari per abusi su bambine

Il caso di Bussi sul Tirino

Una situazione più o meno simile è accaduta nel piccolo comune in provincia di Pescara di Bussi sul Tirino, per un episodio anomalo avvenuto durante lo smantellamento dei seggi elettorali del piccolo comune che ha riacceso la tensione politica nel centro in provincia di Pescara. La lista civica Rianimiamo Bussi ha infatti presentato un formale ricorso al TAR dell’Aquila dopo il ritrovamento di una scheda elettorale votata e autenticata emersa solamente a seggi chiusi, durante le operazioni di smontaggio. La scheda, regolarmente firmata e compilata, era stata conservata dentro uno dei seggi, ma non era mai stata contabilizzata insieme alle altre durante lo scrutinio ufficiale.

Elezioni
Il caso di Bussi sul Tirino – Abruzzococityrumors.it

“Il rinvenimento di una scheda a seggi elettorali chiusi,” si legge in una nota della lista civica, “si appalesa come circostanza inquietante che merita di essere approfondita e accertata, se non altro perché non è da escludere che possa celare un meccanismo irregolare di fuoriuscita dal seggio di schede autenticate. E’ evidente che tale circostanza, se accertata giudizialmente, metterebbe seriamente in discussione il risultato finale delle elezioni”. La lista quindi ha deciso di fare ricorso al Tribunale regionale che ora dovrà decidere se annullare le elezioni anche in questo caso e riandare alle urne, la magistratura dovrà accertare se l’anomalia riscontrata sia stata un episodio isolato o parte di un problema più esteso.

Gestione cookie