Si tratta di un uomo di circa 50 anni residente in un comune della costa teramana: ora dovrà rispondere di procurato allarme, interruzione di pubblico servizio e attentato alla circolazione ferroviaria. Le indagini della Polfer di Pescara, andate avanti per circa due settimane, hanno consentito di ricostruire quanto accaduto, appurando che si è trattato di un tentativo di suicidio.
L’uomo si era lanciato sui binari all’arrivo di un treno merci composto da 21 carrozze e lungo 502 metri. Pochi secondi prima dell’impatto, però, si era reso conto di quanto stava per accadere e si era sdraiato sul tracciato. Alla fine ne era uscito illeso e si era allontanato subito dopo. Il fatto era stato filmato da un 17enne appassionato di treni, che aveva aiutato l’uomo a rialzarsi e poi ha fornito il video alla Polizia, contribuendo alle indagini ma, al contempo, facendo finire le immagini in rete. Oltre alle testimonianze delle persone presenti, gli agenti della Polfer di Pescara, diretti da Marco Di Santo, hanno lavorato sulle immagini delle videocamere di sorveglianza, non solo quelle della stazione, ma anche quelle del piazzale e delle strade nei pressi dello scalo ferroviario, messe a disposizione dalla Polizia locale di Montesilvano.
In un primo momento, stando alle ricostruzioni effettuate secondo alcune testimonianze, si era ipotizzato un gioco macabro, una sorta di scommessa. Poi si è arrivati al responsabile del gesto dall’automobile con cui aveva raggiunto la stazione. Ascoltato, l’uomo ha ammesso le sue responsabilità e ha raccontato alla Polfer dei problemi personali ed economici per cui aveva deciso di farla finita. Nel giorno del tentato suicidio aveva già raggiunto la banchina un’ora prima dell’episodio, per poi allontanarsi e farvi ritorno successivamente.