Ottava in Italia, prima in Abruzzo: Pescara è tra le prime dieci città per la mobilità condivisa, secondo i dati diffusi dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, nato da un’iniziativa del Ministero della Transizione ecologica, del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Sul podio le città metropolitane: prima Milano, poi Roma e Torino. Pescara supera Rimini e Verona: “E’ il riconoscimento per due anni intensi di lavoro, sul fronte della mobilità condivisa e sostenibile. – sottolinea l’assessore alla Mobilità, Luigi Albore Mascia – Perché i due concetti non sono indipendenti l’uno dall’altro: i mezzi più leggeri sono più ecologici ed il loro uso corretto abbatte notevolmente i livelli di inquinamento nelle città”.
Secondo il V Rapporto nazionale sulla mobilità condivisa, stilato dall’Osservatorio, nel 2021 scooter, bike e monopattini in sharing hanno superato i valori del 2019 pre-pandemia e il car sharing li sta raggiungendo in queste settimane. Pescara è una delle città italiane dotate di due servizi in condivisione, i monopattini e gli scooter elettrici: “E stanno per arrivare anche le biciclette, che saranno un ulteriore incentivo a lasciare a casa il mezzo privato e a muoversi, anche sulla media distanza, utilizzando la rete di servizi che stiamo realizzando nell’ultimo periodo. Tra breve apriremo la ciclostazione centrale, dopo aver dotato di questa struttura già la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Confermiamo la nostra vocazione di città che vuol guardare al futuro guardando a una dimensione europea”.
La micromobilità monopolizza l’offerta con il 91% dei veicoli in condivisione: veicoli che non danno problemi di parcheggio e quindi tagliano in maniera drastica i tempi di percorrenza. E se tra il 2019 e il 2020 l’utilizzo dei monopattini segna un +65% quello degli scooter segue a ruota con il +45%: “Una tendenza – conclude Albore Mascia – che è impossibile ignorare, avendo una visione ampia della mobilità in una città come Pescara, polo di attrazione commerciale e del terziario, che per motivi di lavoro, ma anche di studio e svago, accoglie migliaia di persone che arrivano da tutta la regione”.