Lo hanno preso nel pescarese: era un super ricercato in tutta Europa

Un uomo di 65 anni, di origini egiziane, è stato rintracciato in un paese della provincia di Pescara. Su di lui un mandato d’arresto dalla Croazia.

L’immigrazione clandestina è uno dei fenomeni più complessi e, spesso, indecifrabili che affliggono non solo l’Italia ma tante nazioni occidentali, europee e non. I rapporti tra Stati europei e africani, negli ultimi anni, sono diventati sempre più tesi, proprio a causa di un’incapacità politica nel fronteggiare i fenomeni migratori clandestini, che vengono alimentati da chi tenta di trarre da questi un facile e illecito guadagno.

SUPER RICERCATO
SUPER RICERCATO abruzzo.cityrumors.it

Proprio una personalità del genere, era stata riconosciuta in un uomo di 65 anni, di origini egiziane ma domiciliato in Italia da diverso tempo. Oltre al fenomeno dei cosiddetti “scafisti” infatti, vi sono anche altre figure che tentano di trarre profitto da situazioni di disagio migratorio. Per questo motivo, sull’uomo pendeva un mandato d’arresto emesso dall’autorità giudiziaria croata operante in materia migratoria.

L’arresto nel pescarese

Un uomo di 65 anni di origini egiziane, domiciliato in Italia, è finito al centro delle attenzioni dell’autorità giudiziaria croata. Da tempo infatti, l’uomo era ricercato in tutta Europa, a causa proprio di quel mandato emesso in Croazia. L’accusa che pende su di lui è decisamente pesante: favoreggiamento all’immigrazione, finalizzato a trarne un profitto economico illecito, una fattispecie di reato che prevede una pena non da poco.

Fermato a Pescara
Fermato a Pescara abruzzo.cityrumors.it

Ciò che rischia l’uomo infatti è, ai sensi del Testo Unico sull’Immigrazione, articolo 12 commi 1 e 3, la reclusione per un periodo che può andare dai cinque ai quindici anni. A ciò, si aggiungerebbe una pena pecuniaria non indifferente: ben 15mila euro per ogni persona coinvolta nel traffico migratorio illegale. L’uomo di 65 anni adesso, dovrà fare i conti con la giustizia europea.

L’uomo era latitante da qualche tempo ormai e le ricerche proseguivano in tutta Europa. Proprio in Italia però, si è conclusa la sua corsa e, più precisamente, in un paesino della provincia di Pescara in cui l’uomo è stato colto di sorpresa dagli agenti della Squadra mobile pescarese. L’uomo, già da diversi anni, era domiciliato in Italia, proprio nel pescarese.

Gli agenti della squadra mobile di Pescara, una volta localizzato l’uomo, hanno proceduto immediatamente agli accertamenti dattiloscopici come la rilevazione delle impronte digitali, per verificare che si trattasse effettivamente dell’autore del reato a lui ascritto. Una volta accertata l’identità, l’uomo è stato tratto in arresto e, al momento, si trova presso la casa circondariale di San Donato.

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