Inchiesta Pescara: gli arrestati escono dal carcere

Pescara. Notificati questa mattina dal Tribunale di Pescara i provvedimenti di attenuazione della misura cautelare dal carcere ai domiciliari per i principali indagati nell’inchiesta “Tana delle Tigri” sul presunto giro di tangenti e droga nell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Pescara.

Dal carcere passano agli arresti domiciliari il dirigente Fabrizio Trisi (dimesso dalla carica è sostituito, dunque non più un pericolo per l’inquinamento delle prove); l’imprenditore Vincenzo De Leonibus, anche lui dimessosi da amministratore delegato della De Leonibus Edile, ed i due accusati di aver rifornito cocaina a Trisi e De Leonibus, Pino Mauro Marcaurelio (reo confessato per la cessione di droga a Trisi) e Vincenzo Ciarelli.

Secondo l’accusa, De Leonibus avrebbe beneficiato di numerosi appalti per vari lavori, dalla manutenzione delle strade a grossi cantieri sull’Asse Attrezzato e manutenzione di reti idriche, in cambio di soldi, regalie e assunzioni di amici e collaboratori a ‘Pescara Energia’, ma anche di droga da lui stesso acquistata e condivisa con Trisi e due funzionari pubblici.

Su registro degli indagati sono finiti altri tra funzionari pubblici, esponenti della microcriminalità, e, per una cena elettorale, il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri.

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