Non si è presentato al funerale del fratello, la motivazione però si è rivelata una tragedia nella tragedia. L’uomo, infatti, è stato ritrovato morto nella sua abitazione.
La vita può essere davvero beffarda e metterci di fronte a fatti che hanno dell’incredibile in grado di gettare nello sconforto anche le persone più risolute. Ciò che è successo a Pescara deve farci riflettere su quanto sia caduca la vita e che spesso ciò che sembra non è attinente alla realtà.
Quando nessuno lo ha visto la funerale del fratello, infatti, probabilmente qualche mugugno si sarà fatto sentire, ma la motivazione dietro quel comportamento si è rivelata una tragedia nella tragedia, soprattutto per la sorella che ha dovuto affrontare due lutti in pochissimo tempo. Due fratelli che muoiono a poca distanza l’uno dall’altro è un evento straziante, ancor di più se non sono riusciti a darsi un ultimo abbraccio.
Uomo trovato morto in casa: non si era presentato al funerale del fratello
L’uomo di 57 anni, L.B. non si era presentato al funerale del fratello, quindi la sorella, preoccupata per quella assenza e per le tante telefonate andate a vuoto, ha allertato i vigili del fuoco temendo il peggio. Il suo timore si è rivelato fondato. I vigili del fuoco e i soccorritori del 118 hanno trovato in casa il cadavere del fratello.
L’intervento presso l’appartamento di cui era proprietario sito in via Aldo Moro è stato effettuato alle ore 10 del mattino, con i vigili del fuoco che hanno dovuto forzare l’ingresso chiuso a chiave dall’interno. Lì hanno fatto la tragica scoperta, l’uomo di 57 anni era morto. Il medico legale ha stabilito che la morte è avvenuta ben nove giorni fa per cause naturali, pertanto il decesso è antecedente a quello del primo fratello.
Mentre avveniva il funerale, quindi, lui era già morto, ma nessuno se n’era reso conto. La salma è stata restituita alla famiglia che ora dovrà affrontare un secondo funerale a poca distanza dal primo, un evento drammatico che metterebbe in ginocchio chiunque. Triste destino per la famiglia pescarese che ha sperimentato sulla propria pelle i capricci dell’esistenza che spesso non dà tregua anche a chi ha o sta già soffrendo molto.