“Riteniamo che questa intenzione del Governo italiano sia iniqua e contraria alla logica della vita”, afferma una nota di PescaraBici, associazione promotrice della manifestazione.
“Nel dossier L’Italia non è un paese per bici, pubblicato pochi giorni fa da Clean Cities, Fiab, Kyoto Club e Legambiente, emerge un notevole gap di ciclabilità tra le città italiane e le città leader in Europa per colmare il quale sarebbe necessario quadruplicare i chilometri di percorsi ciclabili già esistenti”, prosegue PescaraBici, “La transizione delle nostre città verso una mobilità sostenibile e a zero emissioni non può essere più procrastinata perché in Italia muoiono più di 50.000 persone a causa degli alti livelli di inquinamento, circa 3.000 persone a causa di incidenti stradali di cui 211 in bicicletta nel 2021 e 103 nel primo semestre 2022”.
“Il maggior uso della bicicletta e del trasporto pubblico, unitamente ad una drastica riduzione dei veicoli privati a motore, favoriscono un deciso miglioramento ambientale ed un’efficace mitigazione dei cambiamenti climatici”, conclude l’associazione.