La studentessa istriana fu barbaramente seviziata dai partigiani comunisti titini e gettata viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Il sindaco Ottavio De Martinis ha ricordato la giovane martire insieme al consigliere Marco Forconi e a Riccardo Lenaz, esule fiumano, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
“Non possiamo dimenticare quanto accaduto – ha dichiarato il primo cittadino – è fondamentale tenere sempre in mente questa parte della storia per troppi anni taciuta. Norma Cossetto è il simbolo di questa grande tragedia dove morirono migliaia di italiani. Una parte della storia che va trasmessa soprattutto alle nuove generazioni e che abbiamo l’obbligo di raccontare”.