Ivano Angiolelli, presidente del comitato dei residenti considera “basse le probabilità di instradamento sicuro del jumbo-filobus sulle corsie ridotte della Strada parco, poste le cautele scaramantiche sul pronunciamento del Consiglio di Stato (all’esito dell’udienza di merito fissata al 18 luglio prossimo) avanzate dal medesimo direttore Di Pasquale”.
“I lavori sul percorso riservato”, prosegue Angiolelli, “sono assai lontani dalla loro conclusione a regola d’arte: manca del tutto la sistemazione del marciapiede lato monte in pessimo stato d’uso, con annessa pista ciclabile discontinua e altrettanto sconnessa. Mentre l’avvio del pre-esercizio dell’impianto, annunciato a vanvera a breve termine, presuppone viceversa il collaudo favorevole ANSFISA dell’intera infrastruttura nel suo complesso”.
“Restano, nel merito, da progettare finanziare e costruire i tratti non elettrificati posti al di fuori della Strada parco, dove è prevista la marcia autonoma promiscua con l’ausilio delle batterie in dotazione al filobus elettrico”, conclude Angiolelli, “la cui capacità di carica è insufficiente a raggiungere il Tribunale in Via Antonio Lo Feudo, ma anche a compiere l’anello di 4 chilometri che congiunge Viale Europa al Palacongressi e ritorno”.