Dopo il ricorso presentato dal centrosinistra presso il tribunale regionale, in Abruzzo ci si prepara a tornare alle urne in molte delle sezioni che avevano visto la rielezione del sindaco uscente
A un anno dalle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024, a Pescara si deve tornare alle urne. Con una sentenza molto dettagliata, il tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo ha annullato gli atti di proclamazione del sindaco e dei consiglieri comunali, disponendo la ripetizione del voto in 27 sezioni sulle 170 totali. Al centro della decisione ci sono irregolarità giudicate gravi: verbali mancanti, plichi manomessi, schede non tracciate, sigilli assenti.

Una situazione incredibile che mette a rischio la rielezione del sindaco di Pescara Carlo Masci candidato dal centrodestra, ma che, invece di fare contenti tutti i partiti dell’opposizione, ha portato il centrosinistra ad appellarsi contro la sentenza del Tar al Consiglio di Stato temendo che un voto parziale possa compromettere la trasparenza e la legittimità dell’intero processo elettorale. Una situazione di stallo che però vede già decisa la data del ritorno alle urne.
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Quel pasticciaccio delle elezioni in Abruzzo
Un anno fa i cittadini di Pescara e di tanti altri comuni abruzzesi andavano alle urne per le elezioni comunali, per rinnovare le varie Giunte ed eleggere quindi i nuovi sindaci. L’esame politico più importante si era svolto proprio nel capoluogo abruzzese dove il sindaco uscente Carlo Masci era stato rieletto con il 51% delle preferenze al primo turno, senza quindi ricorrere al ballottaggio, battendo il candidato del centrosinistra Carlo Costantini che aveva raccolto il 34% dei voti. Una conferma quindi per il centrodestra che a loro dire premiava il lavoro fatto dalla Giunta uscente.

Ma non in tutte le sezioni è filato liscio tanto che nei mesi successivi al voto era stato presentato già un ricorso da due candidati che non erano risultati eletti del centrosinistra. Il Tar Abruzzo, accogliendolo parzialmente, aveva disposto l’annullamento delle votazioni e del risultato della procedura elettorale, stabilendo “l’obbligo di ripetere il procedimento elettorale” per 27 sezioni, cioè quelle in cui sono emerse le irregolarità più gravi. Tanto che è stata già fissata la nuova tornata elettorale parziale e migliaia di cittadini saranno costretti a tornare alle urne il 24 e il 25 agosto prossimo.
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Il ricorso al Consiglio di Stato
Questo è quello deciso dopo il ricorso al Tribunale regionale, ma la telenovela non è finita qui. Intanto, il primo cittadino pescarese rieletto ha annunciato ufficialmente che presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR, anche se lo stesso Masci ha scelto di non chiedere la sospensiva della decisione, consentendo così il regolare svolgimento del nuovo voto previsto per fine agosto. All’orizzonte si profilano diversi scenari che potrebbero cambiare la storia prima di tornare alle urne a fine agosto. Infatti, proprio in queste ore il centrosinistra, al termine di un vertice molto acceso, ha annunciato a sua volta il ricorso al Consiglio di Stato e la contestuale richiesta di sospensiva. I legali sono al già lavoro sull’appello, che verrà presentato nel giro di alcuni giorni. “Crediamo che limitarsi a votare solo in 27 sezioni sia un errore. Questo lascerebbe troppe ombre sull’esito complessivo delle scorse elezioni amministrative.”

Questa la motivazione che ha indotto i partiti d’opposizione a presentare il ricorso e la conseguente richiesta di un voto generale, in pratica una vera e propria ripetizione della tornata elettorale e non circoscritta alle 27 sezioni incriminate, è quindi un tentativo di ristabilire fiducia nelle istituzioni e garantire che ogni cittadino possa partecipare attivamente al processo democratico. La decisione del Consiglio di Stato dovrebbe arrivare in tempi brevi, e sarà cruciale. Se il ricorso verrà accolto, tutta la città potrebbe tornare al voto, ribaltando totalmente lo scenario attuale. Ma se il Consiglio decidesse diversamente, allora si procederà con le elezioni parziali di agosto.





