Di Maio a Pescara: “Difficile un mondo come prima della guerra”

Pescara. Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, oggi a Pescara insieme il sindaco di Tirana Erion Veliaj e al sindaco di Atene Kṓstas Bakogiánnīs.

I tre hanno partecipato nel pomeriggio al doppio evento istituzionale promosso dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso con la Fondazione Europa Prossima, un convegno internazionale “Nuova Pescara. La città senza confini al centro dell’Europa adriatica”,

L’iniziativa, recita una nota, “vuole stimolare quel salto di qualità internazionale di cui ha bisogno la nascente Nuova Pescara per conquistare un ruolo centrale sul proscenio dell’Europa adriatica. Si tratta di agganciare il progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore al destino dell’Euroregione Adriatico-Ionica, di cui l’Italia fa parte con le sette regioni che si affacciano sull’Adriatico e che si completa con le regioni omologhe di Albania, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Slovenia con le quali la Nuova Pescara dovrà essere all’altezza di interloquire e collaborare senza complessi d’inferiorità”.

A palazzo di città, dunque, in cattedra le lezioni modello delle moderne amministrazioni di Atene (655mila abitanti) e di Tirana (912mila), “offerte ai costituenti della nuova grande città adriatica da 250mila abitanti, in termini di esperienze da scambiare, idee da mettere a confronto e interessi comuni da coltivare in amicizia e fratellanza adriatica”, aggiunge la nota.

Di Maio non ha risparmiato commenti sull’attuale situazione internazionale: “Difficilmente torneremo al mondo come lo abbiamo conosciuto prima dell’attacco russo all’Ucraina. Sono cambiate molte dinamiche ed è molto complicato immaginare che si normalizzeranno negli anni. Quindi dobbiamo prepararci a questo grande cambiamento e, come mi insegnate voi, che siete imprenditori, cogliere da criticità come queste anche delle opportunità”, ha affermato.

Inevitabile anche il commento politico, dopo la recente scissione dal M5S: “L’Italia ha bisogno di stabilità”, ha detto, “e non ci può essere una forza politica che dice ‘forse giovedì mi astengo’: ci dicano se sono dentro o fuori, non si può agire da irresponsabili in un momento come questo”. “Non si può pensare di affrontare l’argomento della verifica di maggioranza giovedì come nulla fosse. Il teatrino della politica non serve a nulla”, ha aggiunto Di Maio, dicendosi “contento che all’interno del M5s ci siano tanti parlamentari che non condividono la linea di far cadere il governo”.

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