. Questa mattina ha appreso che in paese sono due le persone risultate positive al Coronavirus, un uomo e una donna.”Sono stato contattato dal Dipartimento di Protezione Civile regionale e come da prassi sono state attivate, da parte della Asl competente, le procedure previste dai protocolli sanitari”, vale a dire la verifica, con le due persone contagiate, dei contatti recenti per poter eventualmente procedere alla quarantena.
“Qui ora la vita è lentissima, più lenta del solito – dice D’Andrea – I miei concittadini finora sono stati abbastanza bravi, se c’è stata qualche sbavatura nel rispetto delle prescrizioni, era dovuta al brusco cambiamento di abitudini richiesto. Quella che era un’innocua passeggiata in paese o fuori adesso è diventata impossibile. E con la notizia dei due concittadini contagiati dovremo rivedere ancora altri comportamenti, è inevitabile”.
Il paese è a due passi da Farindola, ha vissuto tre anni fa la tragedia di Rigopiano, ha superato i terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, le conseguenze delle nevicate, delle alluvioni e del dissesto idrogeologico di Valle del Giardino. “Certo, questa è un’emergenza nuova, a volte ho la sensazione che rischiamo di tornare al Medioevo – prosegue il sindaco – Qui da noi c’è il Distretto Asl, con un medico di guardia presente dalle 8 alle 20, nei giorni feriali e festivi. Abbiamo una farmacia. Il nostro centro storico è ancora in ricostruzione e nei palazzi nuovi i balconi da cui salutarsi non sono così vicini – osserva sorridendo – Magari dalla porta di casa sì. In paese ci sono 115 fra bambini e ragazzi, abbiamo due scuole materne, un’elementare e una media”.
La farmacia e il ferramenta non hanno mascherine. “Qualcuno se ne era saggiamente dotato prima, già da 3-4 giorni le stanno usando per uscire – continua D’Andrea – In Comune, in mancanza d’altro, ce le siamo fatte artigianalmente, usando diversi tipi di tessuto e carta come filtro”.