“Il negozio è ancora off-limits per tutte le persone che sono in carrozzina”, afferma Claudio Ferrante, presidente dell’associazione che tutela i diritti dei disabili, “ci sono dei gradini che non consentono di entrare in negozio, non è presente alcun campanello o citofono, insomma non vi è nessuna possibilità di accesso se non quella di acquistare direttamente restando sul marciapiede!”.
“Non ci appelliamo alla sensibilità, che non ci è stata dimostrata, ma ricordiamo che è un obbligo di legge rendere accessibile una struttura pubblica o privata aperta al pubblico!”, prosegue Ferrante, che non riesce a “comprendere perché il Pescara calcio tratti così i suoi tifosi in carrozzina, forse qualcuno non si rende conto quanto sia forte l’umiliazione soprattutto per i piccoli tifosi che ogni sabato sono allo stadio a tifare Pescara!”.
“Sono cinque anni che il negozio si è trasferito in via Carducci, e nonostante ci sia stato anche il nostro sollecito dell’Associazione Carrozzine Determinate, continua la discriminazione e la violazione dei diritti umani!”, incalza Ferrante, che ha pensato a una piccola provocazione: “Forse il problema è economico, ed è per questo che andiamo incontro al presidente Daniele Sebastiani. Una rampa per il negozio specifico costa pochi euro, siamo disposti a lanciare una raccolta fondi per aiutare economicamente il Pescara Calcio ad eliminare le barriere architettoniche!”.