Dalle analisi effettuate dall’Agenzia regionale di tutela ambientale lo scorso 16 aprile, si evince un livello alto sia di Escherichia Coli sia di Enterococchi sia alla foce del fiume Saline che, più a nord, alla foce del Piomba, stringendo il mare angolano in una condizione di altissimo inquinamento.
Per quanto riguarda il Saline, si sono registrati 550 UFC di enterococchi intestinali, a fronte di un limite di legge consentito di 200, e ben 1421 MPN/100ml di escherichia coli, a fronte di un limite di 500. Molto peggio la situazione del Piomba: 500 di enterococchi e un disastroso 2247 di escherichia.
Allarme rientrato dai prelievi suppletivi del 18 aprile, ma l’allerta per la presenza di batteri in vista della stagione balneare fa temere e interrogarsi sulle cause, da rintracciare nello stato di salute dei fiumi e degli scarichi delle zone interne.
Nessuno sforamento per l’intero tratto costieri di Montesilvano, mentre lo stesso 16 aprile a Pescara, nel tratto di via Leopardi, l’escherichia ha toccato i 1274 MPN.